Cosa spegnere per risparmiare energia elettrica in casa

Alcuni dispositivi consumano energia anche quando sono spenti: ecco quali apparecchi spegnere per ridurre i costi della bolletta elettrica senza rinunciare al comfort

Mar 18, 2025 - 12:08
 0
Cosa spegnere per risparmiare energia elettrica in casa

La bolletta della luce è schizzata alle stelle ed è proprio per questo che il decreto legge numero 19 del 28 febbraio 2025 ha stabilito che i clienti domestici con un Isee inferiore a 25mila euro potranno ricevere un bonus di 200 euro. Coloro che ne hanno invece uno sotto i 9.350 euro potranno ricevere un contributo fino a 500 euro. Il bonus, però, è una tantum per cui per risparmiare energia elettrica è fondamentale per evitare di ricevere bollette troppo alte. Ecco dunque quali importanti accorgimenti seguire.

Come fare per risparmiare energia

L’aumento dei costi dell’energia ha avuto un impatto significativo sulle famiglie italiane tanto che il governo ha deciso di intervenire con un nuovo bonus energia 2025 per sostenere le famiglie più in difficoltà. Come detto, però, tale sostegno si ottiene una sola volta per cui i comportamenti quotidiani possono fare la differenza. Seguendoli, infatti, è possibile risparmiare in bolletta fino al 10%. Bisogna quindi prestare attenzione:

  • agli elettrodomestici e dispostivi in standby;
  • ai modem e ai router wi-fi;
  • alle luci inutilizzate;
  • allo scaldabagno elettrico;
  • ai caricatori e alimentatori.

Lo standby degli elettrodomestici fa consumare energia elettrica

Quando un dispositivo è in standby continua a impiegare energia. Secondo l’Enea, infatti, può consumare in media da 1 a 4 watt ogni ora per cui lo spreco di energia di elettrica può arrivare fino a più di 35.000Wh l’anno.

Ma come accorgersi che l’apparecchio non è completamente spento? In primis prestando attenzione alla spia luminosa accesa. Molti dispositivi, infatti, mostrano una luce led rossa che indica che sono pronti per essere riattivati rapidamente. Anche il display attivo o l’orologio digitale fanno consumare energia. Elettrodomestici come i forni a microonde, ad esempio, mantengono delle informazioni visibili anche quando non sono in uso. Bisogna prestare attenzione anche ai dispositivi che emettono un leggero calore al tatto anche quando sembrano spenti. Significa infatti che continuano a consumare energia.

Tra gli elettrodomestici che consumano di più ci sono sicuramente i computer desktop che solitamente restano accesi tutto il giorno anche se non si usano. Ci sono poi le caffettiere elettriche e le console per i videogiochi che se non vengono scollegate alla presa possono consumare anche più di 1 watt all’ora. Inoltre i cavi tv decoder, quelli tv a retroproiezioni, i telefoni cordless e gli apparecchi audio. Questi ultimi, ad esempio, non vengono quasi mai scollegati e possono consumare anche 14,4W.

È importante quindi, per ridurre i consumi in standby, scollegare i dispositivi che non si utilizzano o usare prese multiple con interruttore in modo tale da spegnerli tutti completamente.

Consumano energia anche i modem e i router wi-fi

I modem e i router wi-fi consumano energia. Quando non si è a casa o se non servono la notte si dovrebbero spegnere per risparmiare diversi kilowattora all’anno. Un modem, ad esempio, consuma circa 8-12 Wh a seconda del modello che si utilizza.

Non si tratta di costi elevati ma se si considera che tale device resta acceso tutto il giorno, il consumo elettrico a lungo andare potrebbe diventare significativo. Ci sono però anche degli svantaggi nello spegnere e riaccendere questo dispositivo in quanto non si ha accesso alla rete internet tutto il giorno e poi si deve attendere un po’ prima di connettersi alla rete. Ci si può però affidare alla connessione dati dello smartphone per ovviare al problema.

Qualora i modem non si volessero spegnere, per risparmiare, si potrebbe optare per modelli moderni che permetteranno di programmare in automatico l’accensione o lo spegnimento.

Il consumo delle lampadine, quali scegliere

Quando si è a casa e si transita da una stanza all’altra per risparmiare energia elettrica ci si dovrebbe abituare a spegnere le luci. Ovviamente l’accensione e lo spegnimento di una lampadina comporta un picco di consumo energetico dovuto all’avvio del circuito e al riscaldamento del bulbo per cui se si lascia una stanza per poco tempo, potrebbe essere più conveniente lasciare la luce accesa invece di spegnerla e riaccenderla subito dopo.

Un modo per risparmiare ulteriore energia è inoltre quello di sostituire le lampadine tradizionali con quelle a led. Il risparmio energetico derivante dall’impiego di queste ultime, infatti, si aggira intorno al 95% rispetto a quelle a incandescenza. È invece dell’85% rispetto alle lampade alogene e del 60% rispetto alle lampadine fluorescenti.

Scaldabagno elettrico, quanto mi costi

Tra gli apparecchi più energivori c’è sicuramente lo scaldabagno elettrico. Secondo le stime di Facile.it un boiler piccolo da 30 litri (adatto per una sola persona), ad esempio, consuma circa 48 kilowattora al mese mentre uno da 50 litri per due arriva a consumare invece 113 kW. Il modello più grande da 80 litri in media 120 kW mentre quello da 100 litri fino a 125 kilowattora.

Converrebbe quindi spegnerlo di notte per risparmiare energia? Dipende dal tipo di scaldabagno che si possiede. Nel caso di uno tradizionale con serbatoio che accumula acqua calda in quest’ultimo e mantiene costante la temperatura lo spegnimento notturno aiuterebbe a consumare di meno. Qualora si possieda uno scaldabagno elettrico istantaneo che riscalda l’acqua solo quando serve, invece, spegnerlo di notte potrebbe non far risparmiare molto. In più, accendere e spegnere il proprio boiler in continuazione potrebbe causare una maggiore usura e una minore durata dell’apparecchio.

In ogni caso, per ridurre la bolletta si potrebbe decidere di sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas o a Gpl mentre se non si può cambiare, lo si dovrebbe posizionare vicino al bagno o alla cucina. In questo modo l’acqua arriverà subito e non si raffredderanno i tubi. Si dovrebbe inoltre regolare la temperatura tra i 45 e i 55 gradi in inverno e i 40 gradi in estate e usare un piccolo boiler in cucina cosi da non sprecare energia.

Caricatori e alimentatori in standby consumano energia

I caricabatterie degli smartphone, dei laptop e degli altri dispositivi continuano a consumare energia anche quando non sono collegati. Consumano infatti circa 0,25 W rispetto ai 3 W di consumo quando i dispositivi sono in carica. Nel caso l’energia elettrica abbia un costo di 0,50 centesimi a kWh e il caricatore resti collegato per 24 ore al giorno per 1 anno, ad esempio, consumerà 2,22 kilowattora ovvero 1,1 euro l’anno. Si tratta di una cifra molto bassa ma in casa sono molti i dispositivi da ricaricare per cui se si sommassero il costo sarebbe più alto.

Non bisogna poi dimenticare che lasciare il caricabatterie collegato può essere pericoloso. Si può infatti surriscaldare, danneggiare il dispositivo e in casi estremi anche aumentare il rischio di cortocircuito o incendio. Il consiglio per risparmiare energia è quindi quello di scollegarli sempre quando non si utilizzano.

Con questi piccoli accorgimenti sarà possibile risparmiare energia elettrica e si potrà inoltre contribuire alla sostenibilità ambientale.