Cosa cambia per le imprese con l’obbligo di polizza assicurativa per rischi catastrofali

Entro il 31 marzo 2025 per le aziende italiane scatta l'obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa per rischi catastrofali. Vediamo cosa significa

Mar 26, 2025 - 11:35
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Cosa cambia per le imprese con l’obbligo di polizza assicurativa per rischi catastrofali
  • Entro il 31 marzo 2025 le imprese con sede in Italia sono obbligate a stipulare una polizza assicurativa per rischi catastrofali.
  • La misura è prevista dalla legge di bilancio 2024 ed entra in vigore dopo un lungo periodo di studi e consultazioni.
  • La polizza deve coprire i danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali scatenati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

Se abbiamo l’impressione di imbatterci sempre più spesso in video di piogge torrenziali o strade allagate, è utile sapere che non è solo un’impressione. Nel 2015 in Italia sono stati registrati sessanta eventi meteo estremi. Nel 2024 sono stati 351, praticamente uno al giorno. Di cui 134 allagamenti da piogge intense, 62 casi di danni da vento, 46 esondazioni fluviali che hanno causato danni, 34 eventi con danni da siccità prolungata, 30 grandinate, 19 frane causate a piogge intense. È quanto emerge dall’Osservatorio città clima, redatto dall’organizzazione ambientalista Legambiente in collaborazione con Unipol. È inevitabile che un clima simile metta a rischio le strutture e i beni delle imprese: ecco perché il 31 marzo 2025 scatta per loro l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa per rischi catastrofali.

alluvione
Un negozio invaso dal fango dopo l’alluvione a Sesto Fiorentino di marzo 2025 © Federico Scoppa/AFP via Getty Images

Come funziona l’obbligo di polizza assicurativa per rischi catastrofali

L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per rischi catastrofali è previsto dalla legge di bilancio 2024 (legge 30 dicembre 2023, n. 213, articolo 1, commi 101-112). Dopo un anno abbondante di lavori e consultazioni, il ministero dell’Economia e delle finanze ha emanato il decreto attuativo che contiene le regole dettagliate.

Quali imprese devono stipulare una polizza 

Il primo aspetto da chiarire è che questa misura vale soltanto per le imprese – i privati cittadini dunque non c’entrano nulla – che hanno sede legale in Italia oppure, pur avendo sede legale all’estero, hanno una stabile organizzazione nel nostro paese e sono dunque tenute a iscriversi in Camera di commercio.

Sono escluse le imprese agricole, perché per loro valgono regole diverse. La legge di bilancio del 2022, infatti, ha istituito un fondo mutualistico nazionale che copre i danni alle coltivazioni causati da alluvioni, gelo, brina o siccità. Questo fondo è co-finanziato dallo stato, con la possibilità di contributi volontari anche da parte delle imprese aderenti, e permette quindi agli agricoltori di ottenere risarcimenti anche senza avere una polizza privata. Le imprese sono esonerate anche se i loro immobili sono gravati da abusi edilizi, perché in tal caso non troverebbero compagnie disposte ad assicurarli.

Quando scatta l’obbligo 

Dopo oltre un anno di attesa e un piccolo rinvio disposto dal decreto Milleproroghe, è ufficiale: le imprese che ricadono in queste categorie devono stipulare una polizza entro il 31 marzo 2025. Fanno eccezione solo le imprese dalla pesca e dell’acquacoltura che hanno tempo fino al 31 dicembre 2025.