Cosa accade al tuo cervello quando ascolti musica? Gli scienziati hanno capito perché riesce a commuoverci così

Gli studi dimostrano che il nostro cervello rilascia dopamina mentre ascoltiamo la musica, che si tratti di Bach o Lady Gaga. Questa scarica di dopamina è più forte quando una canzone raggiunge il suo climax emotivo e l’ascoltatore avverte i “brividi. Ma cosa succede nel cervello durante quei momenti di piacere musicale? Una recente ricerca...

Gen 31, 2025 - 01:03
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Cosa accade al tuo cervello quando ascolti musica? Gli scienziati hanno capito perché riesce a commuoverci così

Gli studi dimostrano che il nostro cervello rilascia dopamina mentre ascoltiamo la musica, che si tratti di Bach o Lady Gaga. Questa scarica di dopamina è più forte quando una canzone raggiunge il suo climax emotivo e l’ascoltatore avverte i “brividi.

Ma cosa succede nel cervello durante quei momenti di piacere musicale?

Una recente ricerca condotta da scienziati dell’Università della California, San Francisco (UCSF) ha rivelato un piccolo ma profondo segreto su come qualcosa di unicamente umano come la musica ci commuove.

Ingrandendo la corteccia uditiva, i ricercatori hanno scoperto tre gruppi unici di neuroni che si illuminano mentre ascoltiamo la musica. Due serie di neuroni codificano l’altezza assoluta (le singole note musicali) e il cambiamento di altezza (gli intervalli tra quelle note). 

La parte davvero interessante è il terzo gruppo di neuroni: questi neuroni si accendono solo quando ascoltiamo la musica. 

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Lo studio

Il team ha scoperto tre gruppi di neuroni che lavorano in armonia. Due gruppi, già noti per elaborare l’altezza del parlato, seguono le note musicali mentre si alzano e si abbassano. Ma il terzo gruppo, un insieme specializzato di neuroni, prevede quale nota verrà dopo. Questi neuroni, rispondevano solo quando un soggetto stava ascoltando musica.

Questi neuroni spiegano cosa rende la musica attraente. Se isolassimo i singoli suoni di una canzone, non ci sarebbe alcun impatto emotivo. Ma quando ascoltiamo una canzone dall’inizio alla fine, siamo esposti al contesto. Mentre ascoltiamo una frase, il cervello codifica la struttura statistica della musica e cerca di anticipare quali note verranno eseguite dopo. I migliori compositori potrebbero non essere neuroscienziati, ma sono maestri nel creare la giusta quantità di tensione e risoluzione per far funzionare questi neuroni.

I risultati suggeriscono che mentre la musica e il parlato condividono alcuni meccanismi neurali per l’elaborazione dell’intonazione e delle sequenze, ciascuno ha i propri percorsi dedicati. I neuroni specifici del linguaggio, ad esempio, codificano la struttura statistica dei fonemi, mentre i neuroni specifici della musica gestiscono le melodie. 

Le implicazioni di questa ricerca vanno ben oltre la comprensione delle basi della percezione musicale. Decodificando il modo in cui le melodie interagiscono con i sistemi predittivi e di ricompensa del cervello, gli scienziati sperano di sfruttare il potenziale terapeutico della musica. Dal trattamento del disturbo da stress post-traumatico e dell’ansia al miglioramento della funzione cognitiva, la musica può rivelarsi uno strumento inestimabile per la guarigione.

Fonte: ScienceAdvanced

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