Conte: “Sono in totale disaccordo con Prodi, il piano di riarmo porterà a una maggiore asimmetria nella Ue”. Scintille con Formigli

Serrato botta e risposta tra il leader del M5s e il conduttore di Piazzapulita sul piano di riarmo europeo, su Trump e sui negoziati tra Russia e Ucraina - Il video L'articolo Conte: “Sono in totale disaccordo con Prodi, il piano di riarmo porterà a una maggiore asimmetria nella Ue”. Scintille con Formigli proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 14, 2025 - 10:00
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Conte: “Sono in totale disaccordo con Prodi, il piano di riarmo porterà a una maggiore asimmetria nella Ue”. Scintille con Formigli

Sono in totale disaccordo con Romano Prodi, perché se oggi noi partiamo col piano di riarmo europeo da 800 miliardi e spendiamo male quei soldi, avremo nella Ue una maggiore asimmetria militare. In questo momento non c’è un progetto europeo comune di difesa. Il piano di riarmo ci allontana dall’obiettivo di una difesa comune, ma soprattutto da una maggiore integrazione politica ed economica nella Ue“. Sono le parole pronunciate a Piazzapulita (La7) dal presidente del M5s, Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda di Corrado Formigli sulla posizione di Romano Prodi, secondo cui il piano ReArm Eu da 800 miliardi rappresenterebbe un primo step per arrivare alla difesa comune.

Conte spiega che, al contrario, quel piano produrrebbe ancora più asimmetria all’interno della Ue, aggiungendo che “al saldo finale” Francia e Germania risulteranno avvantaggiati sul terreno militare rispetto a paesi come l’Italia.
“Però un progetto comune di difesa potrebbe arrivare”, obietta Formigli.
“Ma non può mica scendere dal cielo – replica il leader dei 5 Stelle – Ci si ferma un attimo e ci si chiude in una stanza una settimana, un mese, due mesi. Ma la Ue non vuole, perché la Francia vuole essere la grandeur militare“.
Lei ce l’ha più con Prodi che con Trump“, osserva il giornalista, dando vita a un serrato botta e risposta con Conte.
“Non ce l’ho con nessuno – replica l’ex presidente del Consiglio – Questa è la realtà. Se la Francia ha 300 testate nucleari, secondo lei, tra gli Stati europei chi comanderebbe sul piano militare?“.
Formigli punzecchia Conte su Trump: “È un suo amico, la chiamava “Giuseppi”. Tra l’altro, lei non parla mai male di lui“.
Si sbaglia – replica il politico – ne ho parlato male diverse volte, perché alcune posizioni non le ritengo assolutamente condivisibili”.

Formigli mostra le dichiarazioni di Conte sullo scontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca. Il leader pentastellato non ci sta: “Quindi, Trump ha detto una fesseria sostenendo che battere militarmente la Russia fosse irrealistico?”.
“Ma Trump ha dato del dittatore a un uomo che era sotto assedio”, replica il conduttore.
“Ma io non ho detto che ha fatto bene a dare del dittatore – ribatte Conte – Non dovete fare questo gioco giornalistico, abbiate pazienza. Non dovete attribuirmi frasi che io non ho pronunciato. Non ho mai detto ha fatto bene Trump a dire delle espressioni ingiuriose e completamente sbagliate nei confronti di Zelensky”.

Le scintille tra Conte e Formigli si replicano quando il giornalista con toni critici lancia il tema sul negoziato tra Ucraina e Russia: “Ma mi faccia capire: lei questa pace come la vede? Putin ha detto che il Donbass è suo, la Crimea è sua, il peacekeeping non lo vuole se è europeo, la Nato non ci può stare. Tutto questo porterà una pace secondo lei che è accettabile? Perché esiste anche un piano dei valori“.
Voi vi appellate sempre ai valori“, commenta Conte.
“Voi chi?”, chiede Formigli.
“Lei, con tutto un certo mainstream”, risponde l’ex premier.
“No, io non ho nessun mainstream”, ribatte il giornalista.
“Lei rappresenta un certo mainstream”, ribadisce Conte.
“Ma lo dice lei”, replica Formigli.
“Diciamo che è in buona compagnia – risponde Conte – Ma mi scusi, lei parla di valori. Ma ci siamo accorti che gli Stati Uniti è da un po’ che non rispettano il diritto internazionale? Non hanno mai sottoscritto lo statuto della Corte di Giustizia internazionale. Perché non abbiamo mai denunciato questo?”.
Lei è allineato con Vannacci e Salvini“, commenta provocatoriamente il giornalista.
Non ho nulla a che fare con loro – risponde il leader del M5s – Io non sono mai stato filoputiniano, ho condannato l’aggressione russa all’Ucraina e ho una coerenza di postura e di azione assieme al M5s. Loro hanno votato di tutto, hanno continuato a votare le armi e fanno un gioco delle parti interne alla maggioranza per rubarsi qualche voto con Meloni. Non mi confonda con loro, grazie”.

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