Consiglio europeo, la replica della Meloni alla Camera: “Trump può garantire la pace giusta in Ucraina
Dopo gli interventi in aula dei deputati (18 gli iscritti a parlare) la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato in Aula in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo e dopo aver riferito ieri in Senato. La premier ha ribadito il sostegno agli sforzi di Trump per l’Ucraina. «E’ un leader forte e autorevole che può imporre le condizioni per una pace giusta e duratura – ha spiegato. – Credo non vedremo le scene di debolezza occidentale che abbiamo visto in Afghanista, la questione si gioca sulle garanzie di sicurezza. Ieri c’è stata una lunga conversazione tra Trump e Putin, da quello che apprendiamo finora c’è una ipotesi di cessate il fuoco parziale limitato a infrastrutture strategiche, è un primissimo spiraglio nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky». Meloni ha espresso la sua opinione anche sul piano di riarmo presentato dall’Europa. «La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l’intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati – ha spiegato. – È la ragione per cui stiamo facendo altre proposte, perché ci aiuta scomputare le spese, però dall’altra parte una priorità deve essere favorire gli investimenti privati su questa materia. Con Giorgetti abbiamo elaborato una proposta che ricalca l’Invest Eu, con garanzie europee per investimenti privati e cerchiamo di rendere questo piano maggiormente sostenibile. Ma la posizione mi pare chiara». Sul fronte dei pagamenti la premier ha ribadito che il Governo è favorevole all’euro digitale, purché non sostituisca il contante. «Noi non siamo contrari all’euro digitale purché non sia sostitutivo, ad esempio la Svezia che puntava a fare sparire il contante recentemente ha consigliato ai cittadini di mantenere una parte della propria ricchezza in contanti perché nei tempi degli attacchi hacker bisogna sapere i rischi a cui si va incontro», ha osservato. L'articolo Consiglio europeo, la replica della Meloni alla Camera: “Trump può garantire la pace giusta in Ucraina proviene da Business24tv.it. Consiglio europeo, la replica della Meloni alla Camera: “Trump può garantire la pace giusta in Ucraina

Dopo gli interventi in aula dei deputati (18 gli iscritti a parlare) la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato in Aula in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo e dopo aver riferito ieri in Senato.
La premier ha ribadito il sostegno agli sforzi di Trump per l’Ucraina. «E’ un leader forte e autorevole che può imporre le condizioni per una pace giusta e duratura – ha spiegato. – Credo non vedremo le scene di debolezza occidentale che abbiamo visto in Afghanista, la questione si gioca sulle garanzie di sicurezza. Ieri c’è stata una lunga conversazione tra Trump e Putin, da quello che apprendiamo finora c’è una ipotesi di cessate il fuoco parziale limitato a infrastrutture strategiche, è un primissimo spiraglio nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky».
Meloni ha espresso la sua opinione anche sul piano di riarmo presentato dall’Europa. «La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l’intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati – ha spiegato. – È la ragione per cui stiamo facendo altre proposte, perché ci aiuta scomputare le spese, però dall’altra parte una priorità deve essere favorire gli investimenti privati su questa materia. Con Giorgetti abbiamo elaborato una proposta che ricalca l’Invest Eu, con garanzie europee per investimenti privati e cerchiamo di rendere questo piano maggiormente sostenibile. Ma la posizione mi pare chiara».
Sul fronte dei pagamenti la premier ha ribadito che il Governo è favorevole all’euro digitale, purché non sostituisca il contante. «Noi non siamo contrari all’euro digitale purché non sia sostitutivo, ad esempio la Svezia che puntava a fare sparire il contante recentemente ha consigliato ai cittadini di mantenere una parte della propria ricchezza in contanti perché nei tempi degli attacchi hacker bisogna sapere i rischi a cui si va incontro», ha osservato.
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