Conclave, spunta un nuovo papabile: chi è Arbolerius, il carmelitano svedese campione di battesimi

Papa Francesco lo ha reso cardinale in modo inaspettato. Piace sia ai conservatori che progressisti. Con lui è cresciuto il numero delle conversioni L'articolo Conclave, spunta un nuovo papabile: chi è Arbolerius, il carmelitano svedese campione di battesimi proviene da Open.

Apr 27, 2025 - 09:11
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Conclave, spunta un nuovo papabile: chi è Arbolerius, il carmelitano svedese campione di battesimi

arbolerius

Papa Francesco lo nominò cardinale nel 2017 lui, il vescovo di Stoccolma, Anders Arborelius, sconosciuto ai più. Ma è un nome che rischia di esser ricordato perché oggi il frate carmelitano è uno tra i papabili per la corsa al Conclave. Perché, in una Svezia dove i cattolici sono l’1,5 per cento della popolazione, lui ha fatto miracoli. O meglio, come precisa il ritratto di oggi Franca Giansoldati su Il Messaggero, ha fatto conversioni. E battesimi, tanti battesimi. Quando il pontefice andò a Lund, a celebrare il 500esimo anniversario della riforma luterana, conobbe quel vescovo testardo e carismatico, stimato sia dai conservatori che dai progressisti svedesi. «Un uomo che è un modello di guida: non ha paura di nulla. Parla con tutti e non è contro nessuno. Punta sempre al positivo. Credo che una persona come lui possa indicare la strada giusta da seguire», disse di lui Bergoglio.

L’accoglienza ai migranti, le attività pastorali in lingue diverse e i battesimi

Consacrato vescovo da Giovanni Paolo II nel dicembre 1998. Dal 2005 al 2015 fu presidente della Conferenza episcopale della Scandinavia. Cardinale dal 2017, ha una laurea in lingue moderne all’università di Lund e poi teologia e filosofia a Bruges e a Roma, in spiritualità al Teresianum. Per i 30 mila cattolici caldei che venivano dall’Iraq e dalla Siria Arborelius ha acquistato tre ex chiese luterane dismesse. Dentro attività in varie lingue, tra cui inglese, francese, spagnolo, coreano, italiano e vietnamita. Accogliere i migranti con la conseguenza che i battesimi sono arrivati a seguire. «La società svedese tende ad essere molto segregata tra svedesi e immigrati ma se siamo disgregati anche tra noi non è un buon segno. Dobbiamo dimostrare che siamo uniti in Cristo e che ci preoccupiamo gli uni degli altri, che ci rispettiamo e impariamo reciprocamente», è una sua riflessione.

No alle donne prete e il documento sul “gender”

Arborelius difende il celibato sacerdotale ma si oppone alle donne prete. E, ricostruisce il Messaggero, ha fatto una road map per limitare gli eccessi del movimento LGBTQ+ «quando veicola – si legge – un’immagine della persona umana che dissolve l’integrità corporea dell’individuo, come se il sesso biologico fosse qualcosa di puramente casuale. Per questo contestiamo che tali opinioni vengano imposte ai bambini come non fossero ipotesi audaci, ma fatti accertati; quando viene imposto ai minori il peso opprimente di dover determinare la propria identità senza che siano attrezzati per farlo».

Il motto: In Laudem Gloriae

Il motto episcopale di Arborelius è: In Laudem Gloriae (A lode della gloria). «La trovo un’espressione di tutto ciò che sono. Penso che il primo dovere e il nostro privilegio sia di onorare e glorificare Dio, ed è una cosa che è stata un po’ dimenticata. L’uomo non viene mai ridotto da questo aspetto, ma al contrario, cresce, diventa più libero e più felice. Uno dei miei più grandi desideri è aiutare le persone a scoprirlo».

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