Conclave, come funziona: quali sono le fasi del voto per eleggere nuovo Papa
I cardinali elettori si riuniranno a partire dal 7 maggio per l’elezione del nuovo pontefice. Ecco tutto quello che c’è da sapere

E’ una delle votazione più antica che esiste: il conclave. Dal latino “cum clave” cioè chiuso a chiave. Inizia il percorso tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa: in questo caso sarà il 7 maggio. Gli aventi diritto al voto sono 135. Gli elettori effettivi sono i porporati con meno di 80 anni. Attualmente, dei 253 cardinali, 140 sono sotto questa soglia di età. I cardinali elettori durante il periodo di voto trovano sistemazione presso Santa Marta dove vige il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo o mettersi in contatto con l'esterno. Obbligo di una vita comunitaria all'interno di un salone con un unico piatto a pranzo e a cena. Ogni cardinale indossa la veste rossa, il rocchetto che è la sopraveste bianca, la mozzetta, cioè la mantellina corta che copre le spalle, e la berretta, cappello di forma cubica con tre alette rigide e fiocco sulla parte superiore. Una volta chiusi all'interno della Cappella Sistina, inizia la votazione: il nome del prescelto viene indicato su una scheda sotto la frase “Eligo in Summum Pontificem”. ogni singolo cardinale elettore, con la scheda piegata e ben visibile, adagia la propria scheda su un piatto in argento poggiato sopra l'urna, facendolo scivolare all'interno. Conclusa la sessione di voto, i primi due scrutatori aprono e leggono in silenzio il nome scritto sulla scheda, mentre il terzo pronuncia il nome: a quel punto, alla fine, le schede vengono forate, legate insieme, e quindi bruciate all'interno della stufa. Se nessuno raggiungerà i due terzi di voti, verrà aggiunta alle schede da bruciare una miscela di perclorato di potassio, antracene e zolfo, che colorerà il fumo di nero: nulla di materiale può rimanere sull'elezione del nuovo Santo Padre. Ogni giorno ci sono due fumate: una alla fine della mattina intorno alle 12 e l’altra alle 19. Se invece l'elezione sarà giunta a termine, il decano si rivolgerà al candidato eletto per chiedergli se accetta o meno l'incarico e quale sarà il nome scelto. Solo a quel punto verranno bruciate le schede aggiungendo a carte e combustibile una miscela clorato di potassio, lattosio e colofonia che annuncerà, con il colore bianco e dal comignolo della cappella Sistina, l'elezione del nuovo Papa. Dopo la 33esima o 34esima votazione si passa direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo scrutinio. I due Cardinali rimasti in lizza, inoltre, non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida. Il Conclave finisce ufficialmente con l'arrivo del nuovo vescovo di Roma e capo della Chiesa Cattolica nella Cappella Sistina, con indosso i paramenti bianchi. Sarà il cardinale protodiacono a dare l'annuncio dell'elezione dalla loggia centrale della basilica di San Pietro, con la frase "Nuntio vobis gaudium magnum", ossia "Vi annuncio con grande gioia".