Con le ciaspole su La Cima, alle porte del Parco Nazionale della Val Grande
La salita verso la vetta della Val Vigezzo si svolge su comoda interpoderale sino alle baite dell'Alpe Cortino. Poi si esce dalla faggeta e si godono grandi visuali su molte vette ossolane L'articolo Con le ciaspole su La Cima, alle porte del Parco Nazionale della Val Grande proviene da Montagna.TV.

Druogno, Santa Maria Maggiore, Malesco, Toceno, Re: nomi noti agli escursionisti lombardi e piemontesi, che indicano i tranquilli villaggi adagiati sul l’altopiano della Val Vigezzo, in provincia di Verbania. Ogni paese conserva case e baite in pietra che rispettano i canoni estetici della tradizione architettonica vigezzina e ossolana, con particolare riferimento ai tetti in lose e ai numerosi camini che spiccano immediatamente, anche grazie alle dimensioni generose.
La valle si fregia di due epiteti. Oltre a “valle dei pittori”, per la presenza di numerosi dipinti di arte sacra, è anche detta “valle degli spazzacamini”, la professione svolta nei secoli scorsi da numerosissimi vigezzini in buona parte dell’Europa. Non a caso a Santa Maria Maggiore è presente il Museo dello Spazzacamino.
Altro elemento che accomuna i centri abitati sono i binari della storica ferrovia della Vigezzina, mezzo di comunicazione di tutti i giorni, per i valligiani, ma anche interessante per gli escursionisti che possono intraprendere escursioni senza utilizzare l’automobile.
Ai lati alla grande piana lungo la quale si trovano i paesi si ergono i due versanti orografici caratterizzati da cime smussate e boscose, ma talvolta anche irte e rocciose, dall’aspetto molto peculiare, come la Pioda di Crana (2430 m), il Pizzo La Scheggia (2466 m), il Monte Gridone (o Limidario) e il Pizzo Ragno, al confine con la Wilderness del Parco Nazionale della Val Grande, per il quale la laterale Val Loana è una delle porte d’accesso. La Val Loana si stacca dalla Val Vigezzo all’altezza di Malesco.
L’itinerario
Partenza e arrivo: Malesco (VB), loc. Cappella del Sasso Broglio Malesco (746 m)
Dislivello: + 710 m
Tempo di percorrenza: 4.30 ore (a/r)
Difficoltà: E
L’apertura della strada della Val Loana dipende dalla quantità di neve. In alcune annate è possibile percorrerla in auto anche in pieno inverno (le catene potrebbero essere necessarie). Nelle annate più nevose, la stessa strada diviene interessante per compiere una bella gita, ammirando il bel bosco che, in auto, passa spesso inosservato. E’ però quasi sempre possibile salire in auto sino alla Cappella del Sasso Broglio (1100 m; difficoltà di parcheggio). La gita è quasi sempre al sicuro da valanghe anche dopo abbondanti nevicate. Il “quasi” non deve allarmare, ma è d’obbligo per tutte le escursioni invernali.
Dalla Cappella del Sasso Broglio si prosegue ancora sulla strada, per un centinaio di metri per poi deviare sulla sinistra (cartelli ben visibili) lungo sentiero che, in un bosco di faggi (segni bianco rossi sugli alberi), conduce all’Alpe Cortino (1491 m; 1,30 ore dalla cappella) un gruppo di baite con vista panoramica sulle cime del Parco Nazionale della Val Grande, della Val Vigezzo e sulle Alpi Lepontine. In estate qui è aperto il rifugio Nigritella. Si sale ancora nel bosco, deviando verso destra, per rimontare il ripido versante della montagna sino a portarsi sulla semplice cresta per poi uscire dalla vegetazione e giungere in vetta, su La Cima (1810 m; 1 ora dall’Alpe Cortino). Vista splendida sulla Val Vigezzo, sul Pizzo Ragno, sul Limidario, sul Monte Rosa, sul Monte Leone e sul Trittico del Sempione.
La Ferrovia Vigezzina
Il treno panoramico che da Domodossola, attraversando la val Vigezzo e le Centovalli, conduce in due ore a Locarno, è detto Vigezzina, in Italia, e Centovallina, in Svizzera. La ferrovia si snoda lungo un percorso di montagna per una lunghezza totale di circa 52 km (32 Km in territorio italiano e 19 Km in territorio svizzero). Si attraversano paesaggi aspri e selvaggi, boschi, pascoli, turrite cime e paesi dall’architettura alpina tradizionale. Oltre che per una semplice gita in treno, è possibile utilizzare la ferrovia, sia per spostarsi tra i paesi, sia per intraprendere gite ed escursioni, utilizzando le coincidenze per partire da un luogo e terminare l’escursione in un altro. E’ opportuno munirsi degli orari dei treni e tener presente che alcune fermate sono solo a richiesta ed è quindi necessario avvisare il macchinista. I paesi principali sono comunque ben serviti, sia in Italia, sia in Svizzera. Il treno impiega circa 2 ore, a seconda delle corse. Per visitare, però, i paesi delle due valli, o almeno i principali, è opportuno calcolare una giornata.
Comunicare al primo controllo dei biglietti ove si intende scendere. Per salire a bordo a una fermata non servita fate un chiaro segno con la mano quando sta per arrivare il treno.
Come arrivare
A Gravellona Toce, dove finisce l’autostrada A26 ci si immette sulla SS 33 del Sempione che si percorre fino all’uscita Masera e Valle Vigezzo. Da qui si percorre la SS 337 della Valle Vigezzo fino a Malesco dove si trovano le indicazioni per la Val Loana.
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