Con l’Assegno unico solo 172 euro a famiglia, pesa la mancata presentazione dell’Isee

L'Inps ha erogato alle famiglie un totale di 19,8 miliardi di euro in Assegni Unici ma per le famiglie è fondamentale aggiornare l'Isee per evitare di ricevere importi minori

Feb 19, 2025 - 15:46
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Con l’Assegno unico solo 172 euro a famiglia, pesa la mancata presentazione dell’Isee

Nel 2024 l’Assegno unico e universale è andato a 6,3 milioni di nuclei familiari, per un totale di 19,8 miliardi di euro. Ne hanno beneficiato complessivamente 10 milioni di figli. Lo afferma l’Inps in una nota. Le cifre sono in aumento rispetto agli anni passati: nel 2023 si fermavano a 18,2 miliardi e nel 2022 a soli 13,2 miliardi.

Per quanto riguarda il mese di dicembre 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni previste, è stato di 172 euro. Sulla media pesano gli importi di chi non ha presentato l’Isee e, dunque, riceve il minimo previsto dalla misura.

L’importanza del rinnovo dell’Isee

L’importo dell’Assegno unico è determinato in base all’Isee del nucleo familiare del figlio beneficiario, considerando l’età dei figli a carico e altri fattori. In particolare, l’assegno prevede una quota variabile progressiva: si parte da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.227,33 euro, per arrivare a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore senza Isee o se è pari o superiore a 45.939,56 euro.

È necessario provvedere al più presto al rinnovo dell’Isee per l’Assegno unico e universale destinato ai figli a carico sotto i 21 anni. Sebbene il diritto all’assegno non dipenda dall’Isee, l’importo erogato varia in base al suo valore. Pur non essendoci una scadenza fissa per la presentazione della Dsu, ai fini dell’Assegno Unico il termine da rispettare è il 28 febbraio.

Chi non rispetta la scadenza, indipendentemente dal motivo, sia esso un ritardo personale, del Caf o dell’Inps, rischia di ricevere una somma ridotta a marzo. Tuttavia, questa situazione è temporanea: le somme non percepite potranno essere recuperate successivamente attraverso il conguaglio.

Un’altra scadenza importante è il 30 giugno: chi non lo rinnova entro tale data perde il diritto di recuperare gli arretrati dei mesi precedenti. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione sia al 28 febbraio (per evitare di ricevere un importo ridotto a marzo) che al 30 giugno (per poter recuperare eventuali differenze in modo completo).

A chi spetta l’Assegno unico maggiorato

L’Assegno unico e universale spetta:

  • per ogni figlio minorenne a carico;
  • per i nuovi nati, dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni, a condizione che frequenti un corso di formazione, scolastico o universitario, svolga il servizio civile, un tirocinio o un’attività lavorativa con meno di 8mila euro di reddito annui, sia disoccupato e in cerca di lavoro,  di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea o svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego,
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Per i genitori con figli sotto l’anno di età è previsto un aumento del 50% fino al primo compleanno. Inoltre, per le famiglie con almeno tre figli e un Isee fino a 45.939,56 euro, l’incremento del 50% è applicato per i figli tra 1 e 3 anni. Le famiglie con almeno quattro figli, invece, beneficiano di un aumento fisso di 150 euro al mese.