Comgest, l'approccio quality growth nelle due sponde dell'Atlantico
Un'analisi di James Hanford, analista e gestore azionario Europa e Francesco Manfredini, analista azionario USA di Comgest, intervenuti a Milano in un recente evento con la stampa. L'articolo Comgest, l'approccio quality growth nelle due sponde dell'Atlantico proviene da FundsPeople Italia.

Stock picker generalisti che cercano motori specifici per le società di crescita e vantaggi competitivi duraturi, indipendentemente dal settore. Questa è la filosofia che guida il processo d'investimento di Comgest. A ribadirlo è Gabriella Berglund, Branch manager della società in Italia in occasione di un evento organizzato a Milano con la stampa specializzata.
I numeri parlano di un mercato in crescita con 27 miliardi di masse in gestione in tutte le zone geografiche, di cui 13 miliardi in Europa, e gli Stati Uniti che avanzano con US crescita molto importante un miliardo e 4 miliardi in Giappone. “Ci concentriamo sulla costruzione di portafogli di società quality growth con vantaggi competitivi duraturi, guidati da fattori strutturali quali la digitalizzazione, l'aumento della spesa sanitaria e la decarbonizzazione", dice la professionista della società indipendente azionaria nata nel 1985. "Poi cerchiamo fattori di crescita idiosincratici, come l’innovazione. A nostro avviso, queste società tendono ad essere ben attrezzate per resistere alle difficoltà macroeconomiche e generare tassi di crescita superiori alla media nel lungo periodo. In questo incontro presenteremo alcune delle società in entrambe le sponde dell’Atlantico che a nostro avviso hanno le qualità per generare una crescita costante nel lungo periodo”", prosegue Berglund.
Il messaggio è chiaro, quality growth dall'una e dall'altra sponda dell'Atlantico. Come testimoniato da James Hanford, analista e gestore Azionario Europa di Comgest - Comgest Growth Europe e da Francesco Manfredini, analista azionario USA di Comgest – Comgest Growth America, entrambi i fondi hanno ottenuto Rating FundsPeople nel 2025.
Hanford passa in rassegna tre settori principali: tecnologico, sanitario ed energetico. Nel primo caso, "l’impennata dell’intelligenza artificiale ha alimentato una crescente domanda di dati. Non dati di qualsiasi tipo: dati di qualità. Esistono già prove che suggeriscono che i set di dati incompleti possono portare direttamente a costose allucinazioni e imprecisioni dell’IA. A nostro avviso, la software house olandese Wolters Kluwer è ben posizionata per beneficiare di questo vento favorevole basato sui dati", spiega.
Invece, nel secondo caso, quello sanitario "si nota che con oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo affette da diabete e quasi una su otto affette da obesità, riteniamo che il gigante farmaceutico danese Novo Nordisk avrà un ruolo centrale da svolgere nell’ampliare l’accesso ai trattamenti critici per i pazienti. I trattamenti a base di peptide-1 simile al glucagone (GLP-1) dell’azienda hanno dimostrato di aumentare l’insulina e impedire al glucosio di entrare nel sangue, riducendo l’appetito", commenta.
Infine, guardando al settore energetico "notiamo come la rapida crescita dell’intelligenza artificiale, l'espansione della popolazione mondiale e il numero crescente di comunità connesse a Internet stanno incrementando significativamente la domanda energetica globale. Man mano che un numero sempre maggiore di Paesi e società adotta piani di neutralità carbonica, riconosciamo che la transizione energetica e la decarbonizzazione richiederanno fasi intermedie in un futuro a breve e lungo termine", dice. Portando a esempio Air Liquide, società francese produttrice di gas per uso industriale, possiede le diverse caratteristiche in linea con il nostro approccio di investimento quality growth.
La chiave dell'"eccezionalismo USA"
Inoltre, Manfredini si sofferma a riflettere su cosa renda gli Stati Uniti il mercato azionario più forte del mondo. "Anche se molti indicano come risposta la sua tecnologia di punta, le sue strutture di ricerca e le abbondanti risorse naturali, Comgest ritiene che il vero motore della crescita statunitense sia la produttività del lavoro", precisa
Nell’ultimo decennio, come sottolineato dall'esperto, il mercato azionario statunitense ha costantemente sovraperformato le sue controparti internazionali. "Dal 2014, l'indice S&P 500 delle società USA a grande capitalizzazione ha generato rendimenti su base annua del 12,5%, superando il 4,4% conseguito dall'indice MSCI World, USA esclusi. Solo nell’ultimo anno, l’indice S&P 500 è salito del 24,5%: si tratta della quarta volta che ha conseguito guadagni superiori al 20% dal 2019", dice.
E dal punto di vista di Comgest, la recente sovraperformance degli Stati Uniti è dovuta a una vasta gamma di fattori, tra cui lo spirito imprenditoriale del Paese, infrastrutture di ricerca sofisticate, un sistema educativo di alto livello, il rispetto dello stato di diritto e abbondanti risorse naturali.
Sebbene settori come infrastrutture, sanità e salute degli animali domestici possano non godere del fascino dell’AI, "riteniamo che offrano opportunità di crescita a lungo termine. La nostra strategia di investimento, basata sull’analisi bottom-up, ricerca società con vantaggi competitivi duraturi e una crescita degli utili sostenibile. Invece di limitarci a determinati settori e tendenze, preferiamo concentrarci sulla resilienza, l’efficienza e il potenziale di crescita di una società nel lungo periodo", conclude il professionista.
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