Come sprinterà Leonardo (secondo Leonardo) anche nei satelliti in bassa orbita
Tutti i dettagli sui risultati 2024 e sui progetti (anche nei satelliti in bassa orbita) del gruppo Leonardo.

Tutti i dettagli sui risultati 2024 e sui progetti (anche nei satelliti in bassa orbita) del gruppo Leonardo.
Leonardo alza l’asticella per il 2025.
Il gruppo della difesa e aerospazio ha chiuso il bilancio dello scorso anno con un utile netto pari a 1,16 miliardi di euro, in aumento del 63% sul 2023, e include la plusvalenza – pari a 366 milioni di euro – rilevata a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso.
Lo rende noto Leonardo, il cui Consiglio di amministrazione, riunitosi ieri sotto la presidenza di Stefano Pontecorvo, ha esaminato e approvato all’unanimità i risultati per l’anno 2024.
Alla luce dei risultati, la società guidata da Roberto Cingolani ha aumento le sue previsioni per l’esercizio in corso rispetto al piano presentato lo scorso anno: il gruppo stima 21 miliardi di euro di nuovi ordini (20,2 precedente), 18,6 miliardi di ricavi (17,7 miliardi), 1,66 miliardi di ebita (1,6 miliardi). Il free operating cash flow resta confermato a 870 milioni. L’indebitamento netto di gruppo a fine esercizio è previsto a circa 1,6 miliardi.
Allo stesso tempo il consiglio di amministrazione ha approvato all’unanimità anche l’aggiornamento del piano industriale: stimati ricavi a 24 miliardi a 2029 con ebita a 2,8 miliardi.
In particolare, dalle recenti joint-venture con la tedesca Rheinmetall sui mezzi terrestri e la turca Baykar sui droni, il gruppo ex Finmeccanica si aspetta 1,6 miliardi di ricavi entro 2029.
Il gruppo continua a considerare ampie alleanze internazionali come “elemento di accelerazione della competitività di Leonardo”.
Presentando l’aggiornamento del piano industriale, l’ad Cingolani ha annunciato il lancio di una costellazione di satelliti a bassa orbita.
Tutti i dettagli.
CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER I RICAVI
Confermata la crescita del 16,2% dei ricavi nel 2024 a quota 17,8 miliardi (+11,1% rispetto ai dati Proforma) con un incremento in quasi tutti i settori di business, in particolare per effetto del miglioramento costante della capacità di esecuzione del portafoglio ordini e del percorso di efficientamento della catena di fornitura. “Di particolare rilievo l’apporto dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, sia nella componente europea, sia, in particolare, in quella statunitense, e nel business Elicotteri” indica la nota del gruppo.
COSÌ COME PER GLI ALTRI INDICATORI
Anche l’Ebita, pari a 1,5 miliardi di euro, registra una crescita del 15,8% rispetto al 2023 (+12,9% sul dato Proforma), principalmente per effetto dell’incremento dei volumi di attività.
Così come gli ordini sono cresciuti a doppia cifra (+12,2% rispetto ai dati Proforma 2023), a 20,9 miliardi con un book-to-bill pari a 1,2x.
Confermati dunque gli indicatori diffusi lo scorso 21 febbraio in via preliminare: “L’andamento economico-finanziario dell’esercizio 2024 conferma la solida performance del Gruppo, con una crescita dei volumi, buona reddittività e un andamento positivo in termini di generazione di cassa” spiega la nota del gruppo.
CONFERMATA LA FLESSIONE DELL’INDEBITAMENTO
L’Indebitamento Netto di Gruppo, pari a 1,795 miliardi di euro, risulta in miglioramento (-22,7%) rispetto al 31 dicembre 2023 (2,3 miliardi di euro) e beneficia del rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo e dello slittamento del piano di acquisizioni “bolt-on”.
RIVISTA AL RIALZO LA GUIDANCE 2025
Pertanto, per il 2025 Leonardo prevede un “ulteriore rafforzamento del core business trainato dalla crescita di ordinativi su ‘elettronica per la difesa’ e ‘sicurezza ed elicotteri’ e su piattaforme proprietarie di velivoli a conferma dei successi commerciali e del buon posizionamento dei prodotti, delle tecnologie e delle soluzioni del Gruppo e della capacità di presidiare efficacemente i mercati chiave”.
La crescita dei ricavi seguirà le attività già a portafoglio ordini (44 miliardi in 2023) “grazie anche al graduale superamento delle difficoltà riscontrate nella catena di fornitura nonché dei nuovi ordinativi”. Il miglioramento atteso della redditività sarà sostenuto dalla crescita dei volumi e dalla conferma di “ottimi livelli di redditività nelle principali aree di business”.
Inoltre, accanto ad esse dalla previsione di una “progressiva ripresa del business delle Aerostrutture conseguente all’incremento di consegne richiesto da Boeing”.
IL FUTURO DI AEROSTRUTTURE
In merito al riassetto della divisione Aerostruture, il ceo Cingolani ha spiegato agli analisti che Leonardo ha valutato diverse soluzioni interessanti per Aerostrutture e “ora sta portando avanti la discussione con il partner più promettente” con cui è in corso “una analisi delle sinergie industriali e commerciali, lo sviluppo di un piano industriale congiunto e l’implementazione di una road map”.
“Vogliamo creare un campione globale del settore Aerostrutture” ha detto aggiungendo che i criteri per l’individuazione del partner includono l’aumento dei volumi nel settore civile grazie alle leve che possono essere attivate dal partner ma anche “l’espansione nel settore militare”.
Cingolani si è detto convinto che “entro la fine dell’anno” Leonardo sarà in grado di fornire “una chiara visione per la definitiva soluzione” per la divisione Aerostrutture.
RADDOPPIA IL DIVIDENDO
Allo stesso tempo il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti in programma il prossimo 26 maggio la distribuzione di un dividendo pari a 0,52 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2024, al lordo delle eventuali ritenute di legge. La cedola raddoppia quindi rispetto a 0,28 euro dell’anno precedente.
GLI OBIETTIVI FINANZIARI DEL PIANO INDUSTRIALE DI LEONARDO AGGIORNATO
Inoltre, come già detto, il cda ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale per i prossimi 5 anni (2025-2029) con i seguenti obiettivi chiave (incluso l’upside da nuove iniziative come Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, Divisione Spazio, Leonardo Hypercomputing Continuum LoB, la joint-venture con Baykar): al 2029 previsti ordini a 26,2 miliardi di euro (rispetto a 20,9 miliardi di euro nel 2024); ricavi a 24 miliardi di euro (rispetto 17,8 miliardi di euro nel 2024); Ebita a 2,8 miliardi di euro (rispetto 1,5 miliardi di euro nel 2024); Focf a 1,53 miliardi di euro (rispetto 0,83 miliardi di euro nel 2024).
ALTRO CHE STARLINK O EUTELSAT, LEONARDO PUNTA A UNA PROPRIA COSTELLAZIONE SATELLITARE LEO
Infine, parlando agli analisti in merito alle attività del gruppo nel settore spaziale, l’ad di Leonardo Cingolani ha annunciato che “Vogliamo lanciare una nuova costellazione di satelliti in orbita bassa che consiste in 18 satelliti militari finanziati principalmente dal ministero della Difesa”.
Mentre in Italia si discute di un potenziale accordo con Starlink, il servizio di Internet satellitare di Elon Musk, per le comunicazioni governative sicure o con l’operatore satellitare francese Eutelsat, Leonardo lavorerà a una soluzione nazionale.
Nello specifico, i satelliti saranno 12 di tipo standard e 6 a infrarossi. Il lancio è previsto tra il 2027 e il 2028. Il budget necessario e’ “nel range di 900 milioni, di cui 500 già allocati dal ministero della Difesa” ha spiegato Cingolani. A questi, ha detto il manager, si aggiungeranno anche 20 “satelliti civili in orbita bassa per applicazioni civili principalmente nell’osservazione della terra, nella geolocalizzazione e nei servizi legati al monitoraggio”.