Come funziona e quanto dura il Conclave per eleggere il nuovo Papa
Sarà il Conclave a eleggere il successore di Papa Francesco: ma come funziona? E che cos’è? E quanto dura? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’antico e affascinante rito in cui si elegge il Pontefice della Chiesa Cattolica. Dopo aver constatato la morte di Papa Francesco, i cardinali che prenderanno parte al Conclave sono […]

Sarà il Conclave a eleggere il successore di Papa Francesco: ma come funziona? E che cos’è? E quanto dura? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’antico e affascinante rito in cui si elegge il Pontefice della Chiesa Cattolica. Dopo aver constatato la morte di Papa Francesco, i cardinali che prenderanno parte al Conclave sono stati convocati a Roma per prendere parte prima al funerale del Pontefice e poi, per l’appunto, all’elezione del suo successore. Sono 138 i cardinali che avranno il compito di nominare il nuovo Papa: 110, ovvero l’80%, sono stati nominati proprio da Bergoglio. Il Conclave, come da tradizione, si svolgerà all’interno della Cappella Sistina mentre la data d’inizio, ancora indicativa, è programmata tra il 5 e il 10 maggio.
Il termine Conclave deriva dal latino “cum clave”, ovvero “chiuso con la chiave” o “sottochiave”. I cardinali, infatti, vengono chiusi dentro una stanza, la Cappella Sistina per l’appunto, per la votazione durante la quale vige il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo o mettersi in contatto con l’esterno. Per essere eletto, il prossimo Papa dovrà ottenere almeno due terzi dei voti dei cardinali elettori presenti. Il primo giorno sarà in programma una sola votazione, mentre dal secondo in poi potranno esserci fino a quattro votazioni al giorno. Al termine di ogni votazione, le schede vengono forate e legate insieme, per essere poi bruciate all’interno della stufa. In caso di esito negativo, nella stufa verrà aggiunta una miscela di colore nero. In caso contrario, invece, la fumata sarà bianca. Una volta proclamato il nuovo Papa, questi si affaccia dal balcone centrale della Basilica di San Pietro. Prima, il cardinale protodiacono con proclama “Habemus Papam” (“Abbiamo un Papa”) seguito dal nome di battesimo e dal nome scelto.
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