Colpito dagli spari del padre. Primo intervento andato bene: "Ma forse ne serviranno altri"
Ancora un post di Gaetano Ceraulo: "Il corpo estraneo però non è stato ancora tolto". Il padre Benedetto, che nel 1995 ha ucciso Maurizio Gucci, resta piantonato in ospedale .

Scrive ancora sui social dal letto dell’ospedale Gaetano Ceraulo, figlio di Benedetto Ceraulo. E’ ricoverato per le ferite al volto causate dai proiettili sparati da suo padre per un alterco scatenato da un graffio sulla carrozzeria della macchina: "Fisicamente mi sento abbastanza bene, ho subito un intervento per la ricostruzione di una piccola parte del viso ed è andato tutto bene, purtroppo non è stato lo stesso per la rimozione del corpo estraneo che è ancora lì in un punto particolare". "I dottori stanno valutando se riprovare con altre operazioni, che mi spaventano (non ve lo nascondo), o lasciarlo li con i relativi rischi di infezione o spostamento comunque presenti", aggiunge il 37enne, figlio del sicario che nel marzo del 1995 uccise Maurizio Gucci a Milano. "Su questa terra ho ancora una responsabilità nei confronti di Arturino che mi manca tantissimo, anche se è in ottime mani – prosegue l’uomo –. Nell’aldilà c’è il mio amore grande Axel che mi aspetta con tutto il suo pelo e la sua maestosa bellezza. Quello che il destino deciderà di riservarmi accetterò, siamo umani, ma come me ci sono tante persone qui che si affidano alle mani dei dottori esperti che fanno il possibile e a volte l’impossibile per aiutarci. Non solo con le operazioni complicate ma anche stringendoti la mano o accarezzandoti la gamba quando la forza e il coraggio vengono meno". E conclude: "Credo che la cosa migliore da fare sia stare tranquillo e positivo. Non è facile, la paura è una brutta bestia e dobbiamo sempre combatterla". Benedetto Ceraulo, il 63enne che fu autore materiale del delitto del celebre esponente della casa di moda, assoldato dalla ex moglie di Gucci, Patrizia Reggiani, resta piantonato in ospedale ed è accusato di tentato omicidio.
Carlo Baroni