Circolare contro i troppi compiti, i sindacati accusano Valditara: “Lede la libertà di insegnamento”

Tutti i sindacati contro la circolare sulle verifiche in classe e sui compiti a casa firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’inquilino di viale Trastevere è riuscito a compattare le organizzazioni di difesa dei lavoratori che all’indomani della nota emanata alla scuole ove viene chiesto di alleggerire il carico di lavoro evitando […] L'articolo Circolare contro i troppi compiti, i sindacati accusano Valditara: “Lede la libertà di insegnamento” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 30, 2025 - 07:36
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Circolare contro i troppi compiti, i sindacati accusano Valditara: “Lede la libertà di insegnamento”

Tutti i sindacati contro la circolare sulle verifiche in classe e sui compiti a casa firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’inquilino di viale Trastevere è riuscito a compattare le organizzazioni di difesa dei lavoratori che all’indomani della nota emanata alla scuole ove viene chiesto di alleggerire il carico di lavoro evitando compiti l’oggi per l’indomani e verifiche non programmate, puntano il dito contro il professore leghista accusandolo di aver leso “la libertà d’insegnamento” e di essere andato ben oltre le proprie competenze.

Il primo a manifestare critiche all’iniziativa del ministro è il segretario nazionale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile che spiega a “Il Fatto Quotidiano.it”: “La circolare del ministero è un atto ingerente e un attacco all’autonomia professionale degli insegnanti che deve invece essere rispettata, garantita e tutelata. Ogni docente conosce profondamente la propria classe e sa calibrare verifiche e compiti in funzione delle reali esigenze educative e formative degli studenti. Tentare di imbrigliare questa libertà con prescrizioni rigide, come l’obbligo di annotare compiti anche sul diario personale o il divieto di inserirli nel registro elettronico in tempi ravvicinati, significa non solo mancare di fiducia nella professionalità dei docenti, ma anche ridurre la loro capacità di adattarsi in modo flessibile all’andamento quotidiano delle attività didattiche”.

In sintonia con D’Aprile è la Flc Cgil che non risparmia parole aspre a chi guida il dicastero dell’Istruzione: “Valditara – dice la segretaria Gianna Fracassi – ha smesso da tempo di occuparsi dei problemi reali della scuola italiana e men che meno delle condizioni di lavoro degli insegnanti e del personale Ata, a partire da quelle salariali. La circolare appena emanata su compiti e verifiche rappresenta una indebita ingerenza nelle prerogative delle istituzioni scolastiche e dell’autonomia professionale e libertà di insegnamento dei singoli docenti. Ricordiamo che lo stesso ministro con una serie di discutibili controriforme, a partire da quella sulla valutazione, ha contribuito a peggiorare il lavoro degli insegnanti italiani. Siamo ormai al populismo ministeriale e non al rispetto di chi, nonostante stipendi bassi e condizioni difficili, fa quotidianamente il proprio dovere”.

Di inopportunità parla anche la Cisl Scuola. Le posizioni moderate della segretaria Ivana Barbacci con il passare del tempo si affievoliscono sempre più: “La circolare interviene in merito a questioni attinenti alla gestione dell’attività didattica, come l’assegnazione di compiti e l’effettuazione di prove di verifica. È nell’ambito dell’autonomia, riconosciuta a ogni docente per quanto riguarda le scelte di natura metodologico-didattica e agli organi collegiali per quanto riguarda gli aspetti di coordinamento didattico e organizzativo, che le questioni richiamate nella nota possono e devono essere affrontate e risolte, nel quadro di una gestione delle attività scolastiche nella quale è fondamentale il ruolo svolto dagli organi collegiali. Riteniamo quindi assolutamente inopportuno l’intervento diretto da parte del ministro”.

Posizione confermata anche dal presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Riteniamo che la libertà d’insegnamento sia fondamentale come principio da rispettare nell’organizzazione della didattica, non esistono regole che possano essere imposte, possono essere suggerite. Alla fine non è di competenza del dirigente scolastico ma del consiglio di classe la programmazione di ciò che avviene in aula, relativamente anche ai compiti e alle verifiche. È ovvio che tutto ciò debba accadere nel rispetto dei tempi di ciascuno studente e della classe rispetto a un programma che viene portato avanti da tutto il consiglio di classe e dall’insegnante della singola disciplina”.

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