Cin-Tirrenia, dissequestrati quattro traghetti

Dissequestrati dal Tribunale di Genova Sezione Riesame i quattro traghetti di Cin-Tirrenia. Le navi Athara, Janas, Moby Ale 2 e Raffaele Rubattino erano state oggetto del provvedimento da parte della Procura del capoluogo ligure. In una nota la compagnia ringrazia il Tribunale “per aver accolto l’istanza presentata dalla società Cin – Compagnia italiana di navigazione – annullando il decreto con cui il gip aveva disposto il sequestro di beni fino alla concorrenza dell’importo di 64.3 milioni di euro. Continue reading Cin-Tirrenia, dissequestrati quattro traghetti at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mag 6, 2025 - 12:30
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Cin-Tirrenia, dissequestrati quattro traghetti
Cin-Tirrenia, dissequestrati quattro traghetti

Dissequestrati dal Tribunale di Genova Sezione Riesame i quattro traghetti di Cin-Tirrenia. Le navi Athara, Janas, Moby Ale 2 e Raffaele Rubattino erano state oggetto del provvedimento da parte della Procura del capoluogo ligure.

In una nota la compagnia ringrazia il Tribunale “per aver accolto l’istanza presentata dalla società Cin – Compagnia italiana di navigazione – annullando il decreto con cui il gip aveva disposto il sequestro di beni fino alla concorrenza dell’importo di 64.3 milioni di euro. Il sequestro annullato era stato eseguito su quattro navi della Cin che sono tornate, quindi, nella piena disponibilità della società”.

Il sequestro era stato disposto dalla Procura di Genova in quanto Cin – nell’esecuzione del contratto – avrebbe impiegato alcune navi della propria flotta prive dei requisiti previsti dalla normativa internazionale in materia ambientale.

In particolare, alcuni componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente – sempre secondo la Procura – sarebbero stati manomessi, alterati o sostituiti con pezzi di ricambio non originali e, pertanto, non conformi alla normativa.

“Operazioni di natura fraudolenta – veniva evidenziato nel provvedimento di sequestro – occultate mediante attestazioni mendaci riportate sui registri o attraverso la contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione e hanno consentito alla compagnia di navigazione di mantenere attive le certificazioni previste dalla normativa convenzionale di settore e di evitare il fermo della navigazione da parte degli enti preposti”.