Cilento da sogno: Castellabate, Agropoli e Casal Velino tra le spiagge col mare più pulito della Campania
Mare cristallino, ecosistemi protetti e paesaggi incontaminati: il Cilento si conferma una delle mete balneari più virtuose d’Italia. Lo certificano i dati diffusi dall’Arpac – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania – che ha recentemente completato una nuova serie di monitoraggi sulle acque di balneazione campane. I risultati? Castellabate, Agropoli e Casal Velino...

Mare cristallino, ecosistemi protetti e paesaggi incontaminati: il Cilento si conferma una delle mete balneari più virtuose d’Italia. Lo certificano i dati diffusi dall’Arpac – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania – che ha recentemente completato una nuova serie di monitoraggi sulle acque di balneazione campane. I risultati? Castellabate, Agropoli e Casal Velino promosse a pieni voti.
Le analisi condotte lunedì 28 aprile nei punti Sa5 (Castellabate), Sa6 (Montecorice–Casal Velino) e lungo la costa di Agropoli hanno evidenziato parametri microbiologici perfettamente conformi alla normativa. Le tre località cilentane sono così state classificate come balneabili e di qualità eccellente, la categoria più alta prevista dal sistema di classificazione europeo.
Questi risultati si inseriscono nel quadro dei controlli stagionali avviati dall’Arpac a partire dal 7 aprile, che coinvolgono 328 acque di balneazione distribuite lungo tutto il litorale campano. Un’operazione capillare che vuole garantire la sicurezza dei bagnanti e a monitorare costantemente la salute dell’ambiente marino, sempre più esposto a pressioni antropiche e cambiamenti climatici.
La buona notizia per il Cilento arriva mentre alcune aree della Campania restano ancora sotto osservazione. È il caso di Castel Volturno (Ce3), dove si attendono riscontri ufficiali, e di Capri, dove i prelievi effettuati tra il 28 aprile e il 2 maggio sono ancora in fase di analisi. A Capri–Anacapri (Na9), così come a Sant’Agnello e Castellammare di Stabia (zona “villa comunale”), i tecnici dell’Arpac hanno concluso le ultime missioni pre-stagionali. I dati definitivi sono attesi nei prossimi giorni.
Intanto, resta il divieto di balneazione per una decina di tratti costieri campani, dove le analisi precedenti hanno evidenziato criticità nei livelli di inquinanti microbiologici. A questi si aggiungono le aree portuali, escluse per legge dalle zone balneabili.
Il Cilento, però, fa scuola. L’ottimo stato delle sue acque testimonia non solo una favorevole conformazione naturale, ma anche un’attenta gestione del territorio. Le amministrazioni locali, sostenute dalla sensibilità crescente delle comunità, si sono mostrate impegnate nel tutelare le coste e promuovere un turismo attento all’ambiente. Un modello di sostenibilità che si riflette nei numeri: ogni anno, migliaia di visitatori scelgono le spiagge cilentane proprio per la loro purezza e tranquillità.
Questa eccellenza ambientale diventa oggi un valore strategico, anche alla luce delle sfide climatiche che interessano il Mediterraneo. Proteggere la qualità delle acque significa non solo garantire esperienze balneari sicure, ma anche difendere la biodiversità marina e l’identità di territori unici come quello cilentano.
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