Chissà se col nuovo papa si tornerà presto a parlare di Ufo e X-files vaticani
Certamente la recente scomparsa di Bergoglio-Papa Francesco ha lasciato un vuoto religioso etico e morale per credenti e non, su questioni non solo di ordine teologico, ma anche sullo stato di salute del pianeta in un periodo così turbolento per la storia dell’umanità aggravata da guerre continue. Ne è prova il testo di Francesco Laudato […] L'articolo Chissà se col nuovo papa si tornerà presto a parlare di Ufo e X-files vaticani proviene da Il Fatto Quotidiano.

Certamente la recente scomparsa di Bergoglio-Papa Francesco ha lasciato un vuoto religioso etico e morale per credenti e non, su questioni non solo di ordine teologico, ma anche sullo stato di salute del pianeta in un periodo così turbolento per la storia dell’umanità aggravata da guerre continue. Ne è prova il testo di Francesco Laudato Sì, Enciclica sulla cura della casa comune.
La perdita di Papa Francesco per gli studiosi di forme di vita nell’universo ha minato psicologicamente le speranze di una possibile apertura sui presunti X-files vaticani. Il Vaticano è sempre stato attento alla trattazione di questi temi, affrontati giustamente con prudenza e cautela dato l’impatto che potrebbe avere una informazione “equivoca”, vista l’autorevolezza della fonte, con eventuali ricadute in campo non solo religioso. Ancora vivo in me è il ricordo della sorpresa per la dichiarazione pubblicata a tutta pagina del Direttore della Specola Vaticana, Padre Funes, sull’Osservatore Romano del 13 maggio 2008: “L’extraterrestre è mio fratello e l’ipotesi extraterrestre non contrasta con la fede”. Come non sono un mistero le esternazioni di Bergoglio circa gli omini verdi con naso a punta e orecchie all’insù in caso di richiesta di ricevere i sacramenti.
Chissà se, dopo le aperture già ai tempi di Ratzinger-Papa Benedetto XVI, con la pubblicazione del libro del teologo tedesco Krainer Gesù gli ufo e gli alieni della editrice Queriniana si percepiva che qualcosa stava cambiando. Il libro, testo molto profondo, ha avuto nel 2012, anno della pubblicazione, una inaspettata recensione sul quotidiano ilSole24ore redatta da Mons. Ravasi; molti ricercatori si sono chiesti cosa stesse accadendo nella Santa Sede ad occuparsi, con tanti problemi non solo di ordine religioso geopolitico ed etico, anche della spinosa questione di Ufo ed extraterrestri; ma l’argomento coinvolge tutta l’umanità, credenti e non credenti.
Aspetteremo forse con l’insediamento del nuovo Pontefice ancora qualche anno su nuove aperture su un tema che ormai passa dalla geopolitica alla cybersicurezza e magari alla teologia, non solo cristiana. Dagli studi effettuati dalla Specola Vaticana all’interesse per l’uso dell’Intelligenza Artificiale e le competenze messe in campo, la Santa Sede non è seconda a nessuno. Non è un caso che il rappresentante dell’Italia alle Nazioni Unite sulla Intelligenza Artificiale sia Padre Benanti, Francescano del terzo Ordine Regolare e Teologo, esperto di neuroscienze e neurotecnologie e che si è occupato come esperto per Papa Francesco di Ai.
Ormai nel lessico dei ricercatori è entrato anche il termine Non Human Intelligence (NHI). Proprio gli specialisti della Specola vaticana potrebbero stimolare e facilitare nuove aperture e conferme sul dilemma posto sin dai primi filosofi greci se “non siamo soli”. Tale concetto sarebbe compatibile dal punto di vista teologico, non arrecherebbe nessun danno o conflitto con la dottrina, semmai ciò esalterebbe la grandezza del Creatore non limitandolo alla creazione di una sola forma di vita intelligente, relegata ad una estrema periferia dell’Universo.
Adesso, con l’elezione del Papa “americano” Leone XIV, sembrano aprirsi scenari inediti secondo Daniel Sheehan, un avvocato (Watergate) che in passato è stato consigliere generale del quartier generale dei Gesuiti negli Stati Uniti a Washington, a Banfield e dove ha dichiarato di ritenere che il neoeletto Papa guiderà la Chiesa cattolica nella divulgazione di informazioni sulla vita extraterrestre, trasformando potenzialmente la comprensione dell’umanità del suo posto nell’universo. “Penso che sarà il Papa della divulgazione”. La realtà sicuramente è molto più complessa, e tale tematica se verrà affrontata non avrà certo la precedenza, visto le nuove incombenze per Papa Leone XIV e i gravi e urgenti problemi dei conflitti in corso o potenziali – da ultimo, il caso indopakistano del Kashmir.
Gli ET possono sicuramente attendere. E le stelle stanno a guardare…
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