Chi si rivede, il tour dei pub: "Paga e ’visiti’ la movida". Il business rialza la testa
Dopo l’alt del Comune le offerte sono sparite dai principali portali online. Ma spuntano nuovi siti: fino a 60 euro per un giro con sbronza in centro.

FIRENZE
Se la movida fosse un museo, il biglietto d’ingresso costerebbe quasi il triplo di quello degli Uffizi. Fino a 65 euro. Tanto sborsano alcuni turisti per fare pub crawling. Cioè? Strisciare di bar in pub, sorseggiando cocktail, bicchieroni di vino o tracannando uno shottino. Il tutto condito da aneddoti su Firenze, snocciolati da un accompagnatore. Il fenomeno era tornato in voga la scorsa estate. È illegale? No di certo. Ma l’idea di affogare la Grande Bellezza (con i suoi circa 5 milioni di visitatori l’anno) come una cannuccia in un gin tonic, pareva uno schiaffone al buon gusto. Rifilato davanti al mondo. Fra giugno e luglio aggregatori come GetyourGuide o Viator, piattaforme online dove sono accessibili esperienze da prenotare in città, proponevano decine di tour. Tanto da spingere l’assessore al Turismo, Jacopo Vicini, a intervenire siglando un’intesa proprio con GetyourGuide: tolleranza zero su proposte simili.
L’accordo regge tuttora e la piattaforma ha bandito, con l’aiutino dell’Intelligenza Artificiale, qualsiasi proposta alcolica delle guide fai-da-te. Tutto risolto? Non proprio. L’offerta è migrata su altri portali. Inclusi siti creati ex novo, rigorosamente in inglese, nati per vedere i tour alcolici. Tutti, o quasi, hanno una meta finale: piazza Santa Croce, Mecca degli (alticci) partecipanti alle visite. Chi, per esempio, acquista i 65 euro di ticket a testa proposti da Tipsy Tour (per i non anglofoni: ‘tour sbronzo’), potrà "esplorare il centro con le affascinanti storie degli intrighi dei Medici". E poi scolarsi "un bicchiere di rosso, uno Spritzl e uno shot da una buchetta del vino". Tre ore e passano sete e paura. Un altro tour è su Tripadvisor, stavolta low cost: 19,90 euro a testa per esplorare le piazze della movida e quattro locali. I drink però non sono inclusi, "ma - promettono gli organizzatori - ti porteremo in locali a prezzi accessibili e, se paghi in contanti, otterrai anche offerte migliori".
Il menù cambia nella gita alcolica proposta da un ostello: ritrovo in San Lorenzo e due ore di pub crawl. La promessa: Chianti, Vernaccia, Negroni. Stavolta non c’è la scorzetta di storia a guarnire i drink. Si beve e basta. E via così con altre offerte. Anche perché il business viaggia e, in media con gruppi fino a 25 persone a sera, un organizzatore intasca 1.500 euro (dai quali detrarre i cocktail dove previsti). Di male, in fondo, c’è poco. Chi vuol bere lo farebbe comunque, pure senza ‘guida’ e ‘funny facts’ (curiosità) sugli intrighi ‘sexfuelled’ (lussuriosi) dei Medici a Firenze. Ma qualcosa che brucia più di un Negroni, giù in gola, resta. Ed è un fatto: ciascuno prova a vendere ai nostri visitatori il meglio di sè. Pure se è poco. Specie se loro, di quel poco, si accontentano.
Claudio Capanni