Casa gratis per i lavoratori del turismo, la decisione del Ministero

Alloggi gratis per i lavoratori nelle località turistiche, il Ministero ha annunciato l’arrivo imminente di un bando pubblico entro la fine del 2025 per agevolare la categoria

Apr 30, 2025 - 13:53
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Casa gratis per i lavoratori del turismo, la decisione del Ministero

Il Ministero del Turismo ha annunciato l’arrivo imminente di un bando pubblico per la realizzazione di alloggi destinati ai lavoratori del turismo, grazie anche alla collaborazione con Invimit, la società pubblica che gestisce e valorizza il patrimonio immobiliare statale.

L’iniziativa nasce per rispondere a una delle più grandi sfide del settore turistico italiano, ovvero quella della carenza di manodopera. A lanciare l’allarme sono stati gli Stati Generali di Federturismo Confindustria, dove esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali hanno fatto il punto sulle criticità e le opportunità per rilanciare la filiera. In cima alle priorità: offrire soluzioni abitative gratuite o accessibili per i lavoratori stagionali in zone dove il costo della casa è proibitivo.

Il progetto: alloggi gratis per lavoratori nelle località turistiche

Il progetto del Ministero del Turismo si ispira al modello delle staff house già utilizzate in altre economie turistiche avanzate. L’idea è quella di recuperare immobili pubblici inutilizzati, come ex alberghi dismessi, e riconvertirli in residenze temporanee per i dipendenti del settore, con alloggi gratuiti o a canone calmierato.

Secondo la ministra Daniela Santanché, entro la fine del 2025 verrà pubblicato un bando per individuare immobili e soggetti gestori. Non si esclude che alcune strutture del Villaggio Olimpico di Cortina, realizzate per i Giochi invernali del 2026, possano essere riconvertite per questo scopo al termine dell’evento.

Il progetto si inserisce inoltre nel Piano Casa di Confindustria, pensato per promuovere forme di abitare sostenibile per i lavoratori pendolari o stagionali, e potrebbe rappresentare una svolta concreta per la tenuta del sistema turistico nazionale.

Turismo in Italia, un settore in salute ma sotto pressione

Il paradosso è evidente: il turismo italiano, secondo le rilevazioni di Enit, sta vivendo una stagione di forte crescita. Basta pensare che, tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali internazionali sono attesi in aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, trainati in particolare dalla domanda proveniente da Regno Unito e Germania, e con un importante effetto Giubileo su Roma, che da sola concentra il 28,4% degli arrivi. Tuttavia, questa crescita si scontra con limiti infrastrutturali e occupazionali.

La situazione, secondo l’analisi presentata da Confindustria, è diventata insostenibile in molte località turistiche ad alta intensità, come Positano, dove il costo degli affitti ha raggiunto livelli inaccessibili per la gran parte dei lavoratori stagionali. Per cui si vengono a creare situazioni dove sono diversi i posti di lavoro disponibili ma i potenziali candidati sono impossibilitati ad accettarli per mancanza di una soluzione abitativa sostenibile.

Si tratta di una questione strutturale del comparto, peggiorata dopo la pandemia e diventata sempre più urgente con la ripresa della domanda turistica.

Secondo Marina Lalli, presidente di Federturismo, il momento è favorevole:

Il turismo funziona benissimo, a Pasqua abbiamo stimato 11 milioni di italiani in viaggio.

Ma per evitare che la crescita sia solo congiunturale, servono investimenti in capitale umano. E senza una rete di supporto abitativo, il rischio è di vanificare le potenzialità di un comparto strategico per l’economia italiana.

Offrire alloggi ai lavoratori del turismo non è più una misura accessoria, ma una leva fondamentale per garantire continuità, qualità e sostenibilità al sistema turistico nazionale. Ora la sfida sarà rendere operativa questa misura in tempi rapidi e su scala significativa, trasformandola in un modello virtuoso replicabile in tutta Italia.