Cannabis light, il governo è spaccato. Tosi (Forza Italia): “Vietarla in Italia credo sia sbagliato e illiberale”

“In tutta Europa la produzione e la commercializzazione della canapa industriale è consentita, vietarla in Italia credo sia sbagliato e illiberale. Sono a rischio 11 mila aziende agricole associate anche a Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri; aziende spesso guidate da under 40 e under 30, che in questi anni hanno investito soldi e creato decine […]

Feb 21, 2025 - 10:06
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Cannabis light, il governo è spaccato. Tosi (Forza Italia): “Vietarla in Italia credo sia sbagliato e illiberale”

“In tutta Europa la produzione e la commercializzazione della canapa industriale è consentita, vietarla in Italia credo sia sbagliato e illiberale. Sono a rischio 11 mila aziende agricole associate anche a Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri; aziende spesso guidate da under 40 e under 30, che in questi anni hanno investito soldi e creato decine di migliaia di posti di lavoro, che pagano le tasse e contribuiscono al Pil. Non stiamo parlando di sostanze stupefacenti o di spacciatori, ma di una filiera seria che lavora una materia prima secondo rigorosi canoni scientifici e nel pieno rispetto della legislazione europea, e che crea indotto economico, finanziario – vedi i rapporti con il nostro sistema creditizio – e fiscale”. Lo ha affermato Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, contrario a vietare la coltivazione e la vendita della canapa industriale.

“E certamente non si può minare il principio di libera concorrenza sancita dai trattati europei – ha proseguito -. Per questo come Forza Italia abbiamo convinto il Ppe a mandare avanti la petizione presentata in Ue dai produttori e dalle loro associazioni di categoria, altrimenti il rischio è che venisse cassata. Auspichiamo che quella petizione possa diventare una risoluzione del Parlamento europeo”, aggiunge.

Tosi ha poi spiegato: “Con tale norma l’Italia sarebbe il solo Paese Ue ad avere il divieto e si metterebbe fuori mercato, perchè poi il consumatore il prodotto lo trova comunque su internet. Sono un liberale, significa che preferisco sempre le posizioni di buon senso ai divieti assoluti. Nella fattispecie poi occorre essere pragmatici, non è che se tu metti una stretta al settore poi le infiorescenze a basso Thc non le trovi, le puoi comunque reperire su internet. Mi rendo conto che il tema è complesso, però resto convinto che vietare tout court non sia la soluzione”.

Le parole dell’europarlamentare di Forza Italia, Flavio Tosi, sono state commentate da Luca Fiorentino, fondatore e Amministratore delegato di Cannabidiol Distribution: “Sono felice di vedere che all’interno del centrodestra esista ancora qualche anima liberale, per mere ragioni ideologiche stiamo rischiando di condannare alla chiusura una filiera produttiva tutta italiana di 3.000 imprese e 15.000 operatori, regalando inoltre centinaia di milioni di euro l’anno alla criminalità organizzata. Il ruolo delle Politica dev’essere – anche – quello di capire e normare i nuovi mercati, non quello di ostacolarli e addirittura vietarli. Questo settore è stato capace di attrarre decine di milioni di euro di investimenti esteri, investitori increduli a tale situazione che stanno disinvestito e non rinvestiranno più in Italia. Stiamo facendo una pessima figura a livello internazionale, stiamo dicendo agli investitori di non venire a investire qua perché le nostre regole sono diverse da quelle degli altri Stati membri, che le cose potrebbero cambiare dal giorno alla notte e che ciò che è legale, in Italia, non viene deciso dalla scienza e dai dati ma dall’ideologia di chi governa. Ci auguriamo un tempestivo cambio di rotta”.