Canada: “Furiosi con gli Usa, non è più uno scherzo”. Oggi telefonata Trudeau-Trump

La ministra degli Esteri di Ottawa mette un punto dopo le dichiarazioni del tycoon sul Canada 51esimo stato americano. “C’è un motivo per cui i canadesi fischiano l’inno americano durante le partite di hockey”. Tensione sui dazi

Mar 5, 2025 - 15:24
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Canada: “Furiosi con gli Usa, non è più uno scherzo”. Oggi telefonata Trudeau-Trump

Roma, 5 marzo 2025 – Nervi scoperti tra Canada e Usa. Nel giorno in cui si attende la telefonata fra Donald Trump e Justin Trudeau sui dazi, arriva la durissima presa di posizione della ministra degli Esteri di Ottawa, Mélanie Joly, che mette un punto alle dichiarazioni del tycoon sul rendere il Canada il 51esimo stato americano.

Parole che Ottawa prende “molto seriamente” e che non considera “più uno scherzo”. In un’intervista alla Bbc, la ministra attacca: “C'è una ragione per cui i canadesi, quando escono per una partita di hockey, fischiano quando viene eseguito l'inno nazionale americano...siamo stati insultati. Siamo furiosi. Arrabbiati".

Donald Trump e Justin Trudeau (Ansa)
Il presidente chiama il premier 'governatore'

Dichiarazioni a parte, ad alimentare la tensione ci sono ovviamente i dazi al 25% sui prodotti importati imposti dagli Usa ed entrati in vigore ieri. Una mossa che è stata seguita immediatamente dall'annuncio di ritorsioni commerciali da parte di Trudeau che ha definito i dazi una cosa “molto stupida”.  Joly chiosa: "L'unico che alla fine decide su tutto è Trump". E precisa che nessun esponente dell'Amministrazione Usa ha contattato controparti del governo canadese nei giorni scorsi per discutere delle nuove tariffe.

"Non volevamo questa guerra dei dazi. Abbiamo fatto tutto quello che ci era richiesto per garantire la sicurezza del nostro confine. Quella di Trump (dire che dal confine passano stupefacenti come il Fentanyl, ndr) è una scusa per agire contro di noi".

E ancora: “Il Canada svolge il ruolo del canarino nella miniera. Poi sarà il turno degli europei, e poi della Gran Bretagna”. Quindi conclude spiegando che "non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo rispondere alle misure americane".

Nel frattempo, lato Stati Uniti arrivano dichiarazioni che tentano di gettare acqua sul fuoco. "Quella con il Canada e il Messico non è una guerra commerciale, è una guerra alla droga", ha detto oggi il segretario al commercio Howard Lutnick in un'intervista a Bloomberg, sottolineando anche che nel pomeriggio dovrebbe esserci un annuncio sui dazi nei confronti dei due Paesi vicini.