Cambiamenti climatici e gli italiani: sei su dieci mostrano preoccupazione
Gli italiani per il 58,1% del campione intervistato, ovvero sei persone con più di 14 anni su dieci, si dice preoccupato per i cambiamenti climatici. Un dato stabile rispetto al 2023, come riporta Istat, vicino a quello di chi teme i problemi legati all’inquinamento dell’aria, ossia il 51,9% della popolazione (+2 punti percentuali). Green 20 Febbraio 2024 Cambiamenti climatici, agricoltura ha perso 900 mln nel 2022 Rapporto Censis-Confcooperative, calo produttivo medio dell’1,5% «E' di 210 miliardi di euro il conto che disastri naturali e cambiamenti climatici hanno presentato… 20 Febbraio 2024 agricoltura cambiamenti climatici agricoltura perde 900 mln in 2022 Guarda ora Meno preoccupanti lo smaltimento e la produzione di rifiuti (38,1%), l’inquinamento delle acque (37,9%) e l’effetto serra e il buco nell’ozono (32,6%). Solo una persona su 10 include l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente. Nel 2024 aumenta la quota di quanti sono preoccupati per il dissesto idrogeologico: si tratta del 28,5% della popolazione contro il 26,5% del 2023. I cittadini si dimostrano anche attenti alla conservazione delle risorse naturali: nel 2024 la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia è del 71,4% (in lieve calo rispetto al 2023), mentre il 68,8% è stato attento a non sprecare l’acqua (contro il 69,8% dell’anno precedente). Nel Mezzogiorno si è più propensi ad acquistare prodotti a chilometro zero (29,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (51,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (20,2%). L'articolo Cambiamenti climatici e gli italiani: sei su dieci mostrano preoccupazione proviene da Business24tv.it. Cambiamenti climatici e gli italiani: sei su dieci mostrano preoccupazione

Gli italiani per il 58,1% del campione intervistato, ovvero sei persone con più di 14 anni su dieci, si dice preoccupato per i cambiamenti climatici.
Un dato stabile rispetto al 2023, come riporta Istat, vicino a quello di chi teme i problemi legati all’inquinamento dell’aria, ossia il 51,9% della popolazione (+2 punti percentuali).
Meno preoccupanti lo smaltimento e la produzione di rifiuti (38,1%), l’inquinamento delle acque (37,9%) e l’effetto serra e il buco nell’ozono (32,6%). Solo una persona su 10 include l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente.
Nel 2024 aumenta la quota di quanti sono preoccupati per il dissesto idrogeologico: si tratta del 28,5% della popolazione contro il 26,5% del 2023.
I cittadini si dimostrano anche attenti alla conservazione delle risorse naturali: nel 2024 la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia è del 71,4% (in lieve calo rispetto al 2023), mentre il 68,8% è stato attento a non sprecare l’acqua (contro il 69,8% dell’anno precedente).
Nel Mezzogiorno si è più propensi ad acquistare prodotti a chilometro zero (29,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (51,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (20,2%).
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