Nuova Scena 2: show più solido ma il contenuto?
Sono stati pubblicati le prime quattro puntate di Nuova Scena 2. Più selezione, più attenzione alla tenuta dell’ansia da palcoscenico e un format leggermente affinato: basterà per convincere anche i più scettici? Ecco cosa abbiamo visto nei primi episodi. Nuova Scena 2: le prime quattro puntate del talent fanno ben sperare Attenzione: l’articolo contiene spoiler sui primi quattro episodi della seconda stagione di Nuova Scena. Dopo una prima stagione che ci ha lasciato dubbi e certezze, Nuova Scena torna con […] L'articolo Nuova Scena 2: show più solido ma il contenuto? proviene da Rapologia.it.

Sono stati pubblicati le prime quattro puntate di Nuova Scena 2. Più selezione, più attenzione alla tenuta dell’ansia da palcoscenico e un format leggermente affinato: basterà per convincere anche i più scettici? Ecco cosa abbiamo visto nei primi episodi.
Nuova Scena 2: le prime quattro puntate del talent fanno ben sperare
Attenzione: l’articolo contiene spoiler sui primi quattro episodi della seconda stagione di Nuova Scena.
Dopo una prima stagione che ci ha lasciato dubbi e certezze, Nuova Scena torna con una seconda edizione che, almeno nei primi quattro episodi, mostra segni di miglioramento. Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain riprendono il loro ruolo di giudici, con un approccio più esigente e attento rispetto al passato.
Il format, prodotto da Fremantle, continua la sua ricerca di nuovi protagonisti per la scena italiana, mettendo in palio un premio di 100.000 euro per il vincitore. La struttura rimane simile, ma con alcune variazioni che, se da un lato danno maggiore respiro al programma, dall’altro non risolvono completamente le criticità emerse nella prima stagione.
Audizioni più selettive e qualche sorpresa
Il punto di partenza di questa edizione sembra essere una maggiore attenzione alla selezione: le audizioni si sono svolte non solo nei grandi centri urbani italiani, ma anche a Londra o in luoghi pugliesi meno battuti. L’idea di allargare il bacino geografico è interessante, perché permette di scovare talenti al di fuori dei soliti circuiti, anche se resta da vedere quanto questi nuovi ingressi riusciranno a farsi notare nel corso del programma.
Nella prima puntata, si sono distinti Lina Simons e Nox, selezionati da Rose Villain e Sick Luke a Londra. La prima non ha bisogno di molte presentazioni, almeno per noi: talento, versatilità e una carriera già avviata con esperienze nel circuito major. Il secondo, invece, è una scommessa: viene dalla Valle d’Aosta e ha uno stile particolare che potrebbe incuriosire. Geolier e Luchè, invece, hanno scelto Nechelo tra due rapper napoletani molto simili tra loro, mentre Fabri Fibra, affiancato da Willie Peyote e Kiffa, ha fatto un lavoro più articolato a Torino. Qui, all’Hiroshima Mon Amour, ha fatto esibire tre artisti in una sedici e poi ha spinto due di loro in un confronto freestyle 4/4. A vincere è stato Cuta, un altro ragazzo che già conoscevamo e che ha mostrato sicurezza e tecnica, ma anche la ragazza eliminata (XXX) ha dimostrato di avere qualcosa da dire.
La seconda puntata ha visto Fibra sbarcare a Genova, affiancato da Bresh, Vaz Tè e Sonny Villa, e qui si è preso tre artisti: Vago, Krifal ed Eos, tutti con un potenziale interessante. A Milano, Rose Villain e Massimo Pericolo hanno scelto Joe Joe e Flykush: il primo ancora acerbo, ma con margini di crescita, il secondo con uno stile peculiare e buone capacità metriche. Infine, Geolier e MadMan hanno selezionato Camilway e Amon in Puglia, tra tre candidati che non hanno brillato particolarmente, ma che sono in linea con quello street rap che può fare strada anche a questi livelli.
Uno dei difetti principali della prima stagione era la sensazione che i concorrenti non fossero pronti per un contesto del genere, con molte esibizioni poco convincenti e numerosi momenti di impaccio. Questa volta, almeno durante le audizioni in esterna, si nota un miglioramento generale: nessuno si è ancora inceppato, il livello tecnico è mediamente più alto e le sfide di freestyle hanno mostrato maggiore fluidità. Non siamo di fronte a un programma perfetto, ma il salto qualitativo rispetto alla prima edizione è evidente. Ci sono però ancora delle criticità: il montaggio e la narrazione televisiva tendono a smorzare l’autenticità del rap, rendendo tutto troppo patinato. Il rischio è quello di confezionare un prodotto che strizza troppo l’occhio alla spettacolarizzazione, perdendo di vista l’essenza grezza e diretta dell’hip-hop. Va però detta una cosa: siamo su Netflix e quindi bisogna aspettarselo a prescindere. É già significativo sentire ragazzi che portano pezzi 100% rap oppure sfide di freestyle di livello, come quella tra Cuta e XXX.
Le puntate 3 e 4 hanno portato gli aspiranti artisti ai Magazzini Generali di Milano, davanti ai tre giudici, al pubblico e con Rossella Essence e Kuma a scaldare l’atmosfera.
Il livello della competizione si è alzato, con un format ancora più strutturato e una selezione più serrata.
Ecco gli esiti delle audizioni:
- Passano alle battle: Helena, Camilway, Cuta, Amon
- Accedono ai cypher: Joe Joe, Krifal, Flykush, Erness, Vago, Eos, Spampkin, Nox, Lina Simons, Nechelo
I partecipanti ai cypher sono stati divisi in due squadre:
- Squadra 1: Lina, Nox, Spampkin, Flykush, Joe Joe
- Squadra 2: Krifal, Erness, Vago, Eos, Nechelo
Le due squadre hanno avuto alcune ore di tempo per scrivere otto barre a testa e costruire un ritornello, realizzando così un brano inedito. Tuttavia, la puntata si è chiusa senza decretare i vincitori dei cypher, che verranno rivelati nell’episodio 5.
Se da un lato si è visto un miglioramento nella tenuta del palco, dall’altro in queste primi esibizioni con il pubblico ci sono stati diversi momenti di esitazione e persino scene quasi mute, dettate probabilmente dalla pressione del contesto. Inoltre, molti concorrenti sembrano puntare più sulla superficie che sui contenuti, un aspetto che potrebbe diventare un problema nelle fasi successive del programma.
Cosa aspettarsi ora?
Con le audizioni quasi concluse, il vero banco di prova arriverà negli episodi 5-7, con le battle di freestyle, i videoclip e i featuring. Sarà qui che vedremo se i talenti selezionati saranno davvero in grado di reggere il peso della competizione e di dimostrare di avere le qualità per emergere nella scena rap italiana.
Per ora, possiamo dire che Nuova Scena ha fatto qualche passo avanti, ma la sfida più grande deve ancora arrivare.
Aspettiamo le prossime sfide.
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