Burberry licenzia 1.700 dipendenti, rosso da 100 milioni di euro

Il grande marchio del lusso Burberry ha pubblicato risultati negativi, ma meno del previsto, e con 1.700 licenziamenti ha convinto gli investitori a tornare a comprare azioni

Mag 14, 2025 - 16:46
 0
Burberry licenzia 1.700 dipendenti, rosso da 100 milioni di euro

Il grande marchio del lusso britannico Burberry ha pubblicato i dati definitivi dell’ultimo anno fiscale, terminato a marzo, che hanno confermato la grave crisi dell’azienda e di tutto il settore. La dirigenza ha annunciato il taglio di 1.700 posti di lavoro per ridurre le spese e far tornare l’azienda a essere redditizia.

Nonostante i dati estremamente negativi, la Borsa ha premiato Burberry dopo i risultati del 2024. Una reazione dovuta sia ai licenziamenti, visti dagli investitori come un modo per rendere l’azienda più efficiente, sia al fatto che i dati, benché negativi, sono comunque migliori di quelli che gli analisti si aspettavano.

I numeri della crisi di Burberry

Burberry ha chiuso lo scorso anno fiscale, che per le società britanniche finisce a marzo, con un fatturato di 2,4 miliardi di sterline, una riduzione del 15% rispetto a quello del 2024. I profitti sono calati fino a raggiungere un rosso di 75 milioni di sterline, quasi 100 milioni di euro, a fronte di un guadagno positivo dell’anno precedente di 270 milioni di sterline.

I licenziamenti e la reazione della Borsa

Questi risultati hanno confermato che Burberry sta subendo, come altre aziende del settore del lusso, le conseguenze di una crisi della domanda dovuta a un cambiamento radicale nelle economie dei due principali mercati di riferimento, Cina e Russia. L’azienda ha agito di conseguenza, con un piano di riduzione delle spese che parte da 1.700 posti di lavoro in meno.

Si tratta del 18% della forza lavoro dell’azienda, quasi un dipendente su cinque. L’obiettivo è quello di risparmiare almeno 60 milioni di sterline entro il 2027, una cifra che, insieme ad alcune correzioni nell’offerta, dovrebbe aiutare ad azzerare le perdite e a far tornare i conti in positivo.

La reazione della Borsa inglese a questa notizia è stata molto positiva. Nonostante i dati all’apparenza molto negativi, il titolo è cresciuto di oltre il 9% in apertura, recuperando in parte le perdite registrate da inizio anno. Nonostante questo balzo però, nel 2025 Burberry ha comunque perso il 7% del proprio valore in Borsa. Un ottimismo dato dal fatto che gli analisti si aspettavano dati significativamente peggiori da parte della società britannica.

La crisi del lusso internazionale

Burberry non è l’unica azienda del lusso a essere in crisi. Negli ultimi tre anni l’intero settore è in difficoltà a causa della perdita di due dei mercati che sono stati fondamentali per la sua crescita: Russia e Cina.

Se la prima si è allontanata dall’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina e le conseguenti sanzioni, la seconda combina una perdita di interesse culturale della sua popolazione nei confronti dei marchi europei a una crisi economica dai contorni poco definiti, a causa della poca trasparenza dei dati che provengono da Pechino.

I dati regionali delle vendite di Burberry confermano che l’andamento dell’azienda segue quello del settore. Se in media le vendite sono calate del 6%, quelle in Asia-Pacifico e nella Cina continentale sono arrivate a –15% in un anno.