BookTok, i migliori romanzi psicologici da leggere: la top 5 di Skuola.net
BookTok ha rivoluzionato il mondo della lettura, facendo esplodere la popolarità di generi che, fino a qualche anno fa, erano di nicchia. Tra questi, i romanzi psicologici stanno vivendo un vero e proprio boom. Il motivo di questo exploit? Semplice, perché scavano nell'animo umano, mettendo in discussione la nostra percezione della realtà e lasciandoci con più domande che risposte. Se sei pronto a un viaggio nella mente dei personaggi più complessi della narrativa contemporanea, ecco i cinque romanzi psicologici che devi assolutamente leggere! Indice "Bunny" di Mona Awad "Yellowface" di R.F. Kuang "The Push" di Ashley Audrain "My Dark Vanessa" di Kate Elizabeth Russell "Verity" di Colleen Hoover "Bunny" di Mona Awad Un mix tra "Mean Girls" e un incubo lynchiano, Bunny è un'esperienza letteraria disturbante e surreale. Samantha Heather Mackey è una studentessa di scrittura creativa che si sente fuori posto nella sua prestigiosa università. Le sue compagne di corso, un gruppo elitario di ragazze che si chiamano tutte "Bunny", sembrano uscite da una fiaba gotica. Quando Samantha viene inspiegabilmente accolta nel loro circolo esclusivo, si ritrova intrappolata in un mondo dove la realtà si deforma e l'orrore si insinua nella vita quotidiana. Awad gioca con i confini tra il reale e il fantastico, creando una storia che esplora il potere della suggestione e della solitudine. Un romanzo che sfida le aspettative e lascia il lettore con un senso di inquietudine duraturo. "Yellowface" di R.F. Kuang Una feroce critica al mondo dell'editoria e un viaggio nella psiche di una protagonista inaffidabile e disturbante. June Hayward, una scrittrice mediocre, ruba il manoscritto della sua amica e collega Athena Liu dopo la sua improvvisa morte. Pubblicandolo sotto una nuova identità, June diventa una scrittrice di successo, ma il peso della bugia inizia a sgretolare la sua mente. Kuang offre una narrazione tesa e claustrofobica, immergendo il lettore nella paranoia e nell'ossessione della protagonista. Il romanzo analizza anche il razzismo nel mondo editoriale e la costruzione dell'identità, rendendolo un'opera tanto avvincente quanto profondamente riflessiva. "The Push" di Ashley Audrain Un viaggio sconvolgente nella mente di una madre che inizia a dubitare della propria figlia. Blythe Connor vuole essere la madre perfetta, ma quando nasce sua figlia Violet, inizia a percepire qualcosa di oscuro in lei. È tutto frutto della sua immaginazione o Violet è davvero malvagia? Mentre il matrimonio di Blythe si sgretola, la sua ossessione cresce, portandola a dubitare di se stessa e della propria sanità mentale. Un romanzo che esplora le aspettative sociali sulla maternità, il trauma intergenerazionale e la paura di non essere all'altezza. Lo stile di Audrain è asciutto e tagliente, perfetto per trasmettere il senso di alienazione della protagonista. "My Dark Vanessa" di Kate Elizabeth Russell Un romanzo coraggioso e disturbante che affronta il tema dell'abuso psicologico con una prospettiva inedita. Vanessa, ormai adulta, ripensa alla sua relazione adolescenziale con il suo professore di inglese. Da giovane, credeva fosse una storia d'amore, ma con il passare degli anni inizia a capire le dinamiche di manipolazione e potere che l'hanno segnata profondamente. Russell scrive con uno stile ipnotico e dolorosamente onesto, costringendo il lettore a confrontarsi con il modo in cui la società normalizza certi abusi. Un romanzo difficile ma necessario, che rimane impresso nella mente molto dopo l'ultima pagina. "Verity" di Colleen Hoover Un thriller psicologico che gioca con la mente del lettore fino all'ultima riga. Lowen Ashleigh, una scrittrice in difficoltà, viene ingaggiata per completare una serie di romanzi dopo l'incidente dell'autrice originale, Verity Crawford. Mentre si immerge nei materiali lasciati dalla scrittrice, scopre un manoscritto inquietante che potrebbe cambiare tutto quello che si sa sulla famiglia Crawford. A differenza dei romanzi romantici per cui è nota, Hoover crea qui un'atmosfera oscura e morbosa, mescolando suspense e ossessione in un crescendo che lascia il lettore senza fiato. La narrazione ambigua rende impossibile distinguere la verità dalla finzione, aumentando il senso di paranoia e disagio.

BookTok ha rivoluzionato il mondo della lettura, facendo esplodere la popolarità di generi che, fino a qualche anno fa, erano di nicchia. Tra questi, i romanzi psicologici stanno vivendo un vero e proprio boom.
Il motivo di questo exploit? Semplice, perché scavano nell'animo umano, mettendo in discussione la nostra percezione della realtà e lasciandoci con più domande che risposte. Se sei pronto a un viaggio nella mente dei personaggi più complessi della narrativa contemporanea, ecco i cinque romanzi psicologici che devi assolutamente leggere!
Indice
"Bunny" di Mona Awad
Un mix tra "Mean Girls" e un incubo lynchiano, Bunny è un'esperienza letteraria disturbante e surreale. Samantha Heather Mackey è una studentessa di scrittura creativa che si sente fuori posto nella sua prestigiosa università.
Le sue compagne di corso, un gruppo elitario di ragazze che si chiamano tutte "Bunny", sembrano uscite da una fiaba gotica. Quando Samantha viene inspiegabilmente accolta nel loro circolo esclusivo, si ritrova intrappolata in un mondo dove la realtà si deforma e l'orrore si insinua nella vita quotidiana.
Awad gioca con i confini tra il reale e il fantastico, creando una storia che esplora il potere della suggestione e della solitudine. Un romanzo che sfida le aspettative e lascia il lettore con un senso di inquietudine duraturo.
"Yellowface" di R.F. Kuang
Una feroce critica al mondo dell'editoria e un viaggio nella psiche di una protagonista inaffidabile e disturbante. June Hayward, una scrittrice mediocre, ruba il manoscritto della sua amica e collega Athena Liu dopo la sua improvvisa morte.
Pubblicandolo sotto una nuova identità, June diventa una scrittrice di successo, ma il peso della bugia inizia a sgretolare la sua mente.
Kuang offre una narrazione tesa e claustrofobica, immergendo il lettore nella paranoia e nell'ossessione della protagonista. Il romanzo analizza anche il razzismo nel mondo editoriale e la costruzione dell'identità, rendendolo un'opera tanto avvincente quanto profondamente riflessiva.
"The Push" di Ashley Audrain
Un viaggio sconvolgente nella mente di una madre che inizia a dubitare della propria figlia. Blythe Connor vuole essere la madre perfetta, ma quando nasce sua figlia Violet, inizia a percepire qualcosa di oscuro in lei.
È tutto frutto della sua immaginazione o Violet è davvero malvagia? Mentre il matrimonio di Blythe si sgretola, la sua ossessione cresce, portandola a dubitare di se stessa e della propria sanità mentale.
Un romanzo che esplora le aspettative sociali sulla maternità, il trauma intergenerazionale e la paura di non essere all'altezza. Lo stile di Audrain è asciutto e tagliente, perfetto per trasmettere il senso di alienazione della protagonista.
"My Dark Vanessa" di Kate Elizabeth Russell
Un romanzo coraggioso e disturbante che affronta il tema dell'abuso psicologico con una prospettiva inedita. Vanessa, ormai adulta, ripensa alla sua relazione adolescenziale con il suo professore di inglese.
Da giovane, credeva fosse una storia d'amore, ma con il passare degli anni inizia a capire le dinamiche di manipolazione e potere che l'hanno segnata profondamente.
Russell scrive con uno stile ipnotico e dolorosamente onesto, costringendo il lettore a confrontarsi con il modo in cui la società normalizza certi abusi. Un romanzo difficile ma necessario, che rimane impresso nella mente molto dopo l'ultima pagina.
"Verity" di Colleen Hoover
Un thriller psicologico che gioca con la mente del lettore fino all'ultima riga. Lowen Ashleigh, una scrittrice in difficoltà, viene ingaggiata per completare una serie di romanzi dopo l'incidente dell'autrice originale, Verity Crawford.
Mentre si immerge nei materiali lasciati dalla scrittrice, scopre un manoscritto inquietante che potrebbe cambiare tutto quello che si sa sulla famiglia Crawford.
A differenza dei romanzi romantici per cui è nota, Hoover crea qui un'atmosfera oscura e morbosa, mescolando suspense e ossessione in un crescendo che lascia il lettore senza fiato. La narrazione ambigua rende impossibile distinguere la verità dalla finzione, aumentando il senso di paranoia e disagio.