Bollette non pagate, la casa dei fragili non va all’asta
Stop al pignoramento della casa se i debiti condominiali per il mancato pagamento delle bollette di luce e gas sono inferiori a 5 mila euro. Lo scudo per i morosi arriva con un emendamento al decreto Bollette, a prima firma del deputato Silvio Giovine (FdI): a beneficiare della misura saranno i cosiddetti vulnerabili, cioè over […] L'articolo Bollette non pagate, la casa dei fragili non va all’asta proviene da Iusletter.

Stop al pignoramento della casa se i debiti condominiali per il mancato pagamento delle bollette di luce e gas sono inferiori a 5 mila euro. Lo scudo per i morosi arriva con un emendamento al decreto Bollette, a prima firma del deputato Silvio Giovine (FdI): a beneficiare della misura saranno i cosiddetti vulnerabili, cioè over 75, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute. Il blocco dell’esecuzione immobiliare scatterà a patto che la casa sia l’unico immobile di proprietà del debitore e «purché vi abbia fissato» qui «la residenza», si legge nel testo dell’emendamento approvato dalla commissione Attività produttive della Camera.Le novità per i clienti vulnerabili non finiscono qui. «Alla cessazione del 31 marzo 2027, i clienti del sistema a tutele graduali saranno nuovamente inseriti all’interno di un mercato di tutela e non nel mercato libero», spiega il presidente della commissione Alberto Gusmeroli (Lega), che ha firmato l’emendamento per estendere la rete di protezione. Anche Forza Italia porta a casa un risultato: le piscine potranno contare quest’anno su 10 milioni in più per ridurre i costi energetici.Nel pacchetto delle modificheapprovate in commissione c’è anche la riscrittura delle modalità per usufruire del bonus elettrodomestici. Niente click day, ma sconto in fattura per il contributo che può arrivare fino al 30% del costo d’acquisto (tetto a 100 euro, 200 per le famiglie con Isee fino a 25 mila euro).Passa anche l’emendamento dei relatori Gianluca Caramanna (FdI) e Andrea Barabotti (Lega) che salva le auto aziendali dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra. Il salvagente è destinato però solo ai veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio al 30 giugno 2025.
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