Bollette del gas ancora in aumento per i “vulnerabili” a febbraio. Pichetto: “Il 2025 sarà molto duro”
Febbraio è stato in effetti un mese di alti e bassi per le quotazioni europee del gas. Il mese si è aperto con un prezzo di 53 euro al megawattora, ha raggiunto un picco di quasi 58 euro dopo dieci giorni, per poi scendere gradualmente fino a 41 euro con l'avvio di colloqui tra Mosca e Washington sulla fine della guerra in Ucraina. Quotazioni più basse nell'ultima parte di febbraio e nei primi giorni del mese in corso, lasciano sperare che le tariffe di marzo facciano segnare una flessione L'articolo Bollette del gas ancora in aumento per i “vulnerabili” a febbraio. Pichetto: “Il 2025 sarà molto duro” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Per il mese di febbraio 2025, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è 130,43 centesimi di euro per metro cubo, in aumento del 3% su gennaio. Lo rende noto l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) nell’aggiornamento mensile della tariffa del gas per i clienti vulnerabili. A febbraio, che ha visto le quotazioni all’ingrosso in aumento rispetto a quelle registrate a gennaio, il prezzo della sola materia prima gas per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità è pari a 52,91 euro al megawattora.
“Da settembre 2024 ad oggi, i vulnerabili, che comunque pagano un prezzo inferiore rispetto a quello del mercato libero, hanno subito un rincaro del 5%”, afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori sottolineando che “il rialzo di oggi attesta quanto sia stato tardivo il decreto legge del governo Meloni, che oramai interverrà solo quando i caloriferi saranno spenti e le bollette del gas, quindi, ridimensionate”. Secondo lo studio dell’Unc, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +3% significa spendere 42 euro in più su base annua.
Febbraio è stato in effetti un mese di alti e bassi per le quotazioni europee del gas. Il mese si è aperto con un prezzo di 53 euro al megawattora, ha raggiunto un picco di quasi 58 euro dopo dieci giorni, per poi scendere gradualmente fino a 41 euro con l’avvio di colloqui tra Mosca e Washington sulla fine della guerra in Ucraina. Quotazioni più basse nell’ultima parte di febbraio e nei primi giorni del mese in corso, lasciano sperare che le tariffe di marzo facciano segnare una flessione.
Per quanto riguarda le bollette, “il 2025 sarà ancora molto duro salvo non ci sia diminuzione del prezzo del gas, che è legato a equilibri politici. Mi auguro che si arrivi il più in fretta possibile alla pace e che si trovi un punto di non belligeranza”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che alcuni giorni fa aveva auspicato una ripresa delle forniture dai gasdotti russi una volta cessata la guerra.
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