Blackout in Spagna: tra cause ignote e l’ombra delle rinnovabili intermittenti
Il governo spagnolo evita di dire quale sia tata la vera causa del blackout, ma i dati sembrano piuttosto evidente, e nulla impedirà che si ripeta ancora in futuro. C'è proprio un problema di base su come è gestito il sistema elettrico L'articolo Blackout in Spagna: tra cause ignote e l’ombra delle rinnovabili intermittenti proviene da Scenari Economici.


A quasi ventiquattro ore dal grande blackout che ha lasciato senza energia Spagna, Portogallo e , per breve tempo, il Sud della Francia, il governo spagnolo non ha ancora fornito una spiegazione definitiva sull’origine del guasto, alimentando dibattiti e speculazioni, in particolare sul ruolo delle fonti energetiche rinnovabili intermittenti. Anzi non ha datoo proprio nessuna spiegazione.
Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, è intervenuto due volte in giornata, confermando l’eccezionalità dell’accaduto ma senza chiarirne le ragioni. L‘unico dato certo fornito da Red Eléctrica, il gestore della rete di trasmissione spagnola, è che alle 12:33 di ieri si è verificata una “scomparsa” di 15 gigawatt di potenza dal sistema per circa cinque secondi. Un evento inedito, che ha rappresentato il 60% della domanda di energia del Paese in quel preciso istante. “Non escludiamo alcuna ipotesi,” ha affermato Sánchez, pur ammettendo la mancanza di informazioni conclusive. Ecco l’immagine di quello che è successo, da Sergio Giraldi, che mostra in modo chiaro quello che è successo:
Questa incertezza ha rapidamente aperto il fianco a diverse ipotesi. Quelle che sembrano più plausibili mettono in causa la crescente dipendenza dalle energie rinnovabili intermittenti come il solare e l’eolico, la cui produzione non è costante e dipende dalle condizioni meteorologiche.
Come sottolineato da Vincent Vega su X (ex Twitter), la penisola iberica si è vantata di aver incrementato fortemente la produzione di energia rinnovabili, solare ed eolico, ma questo ha portato ad un forte aumento dell’instabilità della rete, perché questè energie non sono costanti e necessitano di uno sforzo per essere stabilizzate nel sistema di distribuzione che lavora su 50Hz.
Nell’immagine soprastante vediamo come l’energia fornita al sistema di distribuzione fosse, prima del blackout solare (fotovoltaica e termica) ed eolica, energia instabili, che non possono essere adeguate alla domanda. Quando questa, indicata dalla linea gialla è calata, evidentemente c’è stata un’insabilità di sistema tale che, in pochi secondi, molte fonti di generazione sono andate in sicurezza distaccandosi dalla rete e facendola saltare tutto. Paradossalmente in estate, con i condizionatori accesi, la domanda energetica non sarebbe calata così fortemente.
Ad esempio in Italia il solare e l’eolico, le rinnovabili icnostanti, sono state molto meno impattanti e non hanno superato le fonti più stabili, anche rinnovabili, cioè termico e idroelettico, oltre al costante afflusso di importazioni, anche dalla Francia
La possibilità che un eccesso di offerta di Energia Solare, a fronte di una domanda non sufficiente nel momento del picco di produzione, abbia portato alla disconneSsione di una parte degli impianti solari per proteggere la rete è una delle ipotesi al vaglio degli esperti e coincide con la spiegazione avanzata da Vincent Vega.
Se questa motivazione fosse confermata avremmo chiaro un quadro in cui l’Unione europa ha spinto all’installlazione di energie che sono dannose quando non ci sono, come avviene con il Dunkelflaute in Germania, ma lo è anche quando ci sono, perché destabilizza la rete e la fa saltare, come è successo il Spagna.
Questo viene anche a spiegare la parte politica: come può Red Eletrica dare una spiegazione al fnomeno che mette in evidenza il pasticcio fatto dal governo spagnolo e da buona parte dei governi europei con le rinnovabili? Tra l’altro il prezzo dell’energia in Spagna, calmierato, non spinge ad affettuare quegli investimenti di sistema (interconnessioni, accumulazione) che sarebbero necessari per superare la crisi del sistema. Allo stato attuale la Spagna dovrebbe spegnere il fotovoltaico e riaccendere termico e nucleare.
Sempre che la finalità del governo non sia raggiungere il Net Zero staccando tutta la rete. Comunque la soluzione al problema che il governo stesso ha creato non sarà né semplice né facile.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
L'articolo Blackout in Spagna: tra cause ignote e l’ombra delle rinnovabili intermittenti proviene da Scenari Economici.