Bitcoin in America: il piano del Segretario Lutnick per far decollare l’industria
Il Segretario Lutnick presenta una visione concreta per sviluppare il mining di Bitcoin negli Stati Uniti.


Oggi, Bitcoin rappresenta in America un settore strategico per la ripresa e l’innovazione tecnologica sotto l’amministrazione Trump. Il Segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha infatti delineato un piano chiaro per far emergere gli Stati Uniti come hub mondiale dell’industria Bitcoin, contrastando apertamente le politiche restrittive del passato.
In un’intervista rilasciata il 23 aprile 2025, Lutnick ha illustrato la sua visione e gli strumenti che il dipartimento sta mettendo in campo per sostenere questo ambito in crescita.
Un acceleratore per il mining di Bitcoin: rilanciare gli investimenti negli USA
Il 31 marzo 2025 il Dipartimento del Commercio ha inaugurato l’Investment Accelerator rivolto alle aziende che intendono investire nel mercato americano, con particolare attenzione alle realtà impegnate nel mining di Bitcoin. L’iniziativa nasce per superare gli ostacoli burocratici e normativi, offrendo assistenza concreta nella comprensione delle regolamentazioni e nella richiesta dei permessi necessari.
Nel corso dell’intervista, Lutnick ha anticipato che il modello energetico per le società di mining subirà una trasformazione radicale:
“Se vuoi estrarre Bitcoin e trovi il posto giusto, puoi costruire la tua centrale elettrica accanto all’impianto di mining.”
Questa scelta elimina la dipendenza dalle reti elettriche tradizionali, spesso onerose e poco flessibili, favorendo invece impianti autonomi che utilizzano, per esempio, il gas di scarto prodotto da pozzi energetici.
In concreto, le imprese miner potranno installare i propri data center sopra giacimenti di gas e alimentare direttamente le operazioni con centrali ad hoc, riducendo così i costi energetici e aumentando il controllo sulle risorse. Lutnick prevede che questa autosufficienza energetica sarà un elemento chiave per “turbo-caricare” il mining di Bitcoin in America.
Bitcoin non è una valuta, ma una commodity
Lutnick ha sottolineato una differenziazione cruciale: Bitcoin è una commodity, non una moneta tradizionale. Questa distinzione non è solo teorica, ma ha rilevanti implicazioni pratiche e normative. Ha specificato:
“Deve essere trattato come l’oro o come il petrolio, non come denaro.”
Integrazione ufficiale di Bitcoin nelle statistiche economiche: un clima favorevole mai visto prima
In linea con questa visione, il Segretario ha ipotizzato di includere Bitcoin nei calcoli della National Economic Accounts del Bureau of Economic Affairs (BEA), che oggi considera l’oro nelle stime come il PIL e nelle statistiche sul commercio internazionale. Sebbene non siano stati forniti dettagli esatti su quando e come questa operazione comincerà, Lutnick ha espresso fiducia nel rendere Bitcoin una componente standard delle statistiche economiche americane, al pari delle altre commodity.
Il Segretario al Commercio ha rivendicato con forza l’impegno dell’amministrazione Trump nel sostenere l’industria Bitcoin, contrastando il clima ostile registrato sotto la presidenza Biden. “L’America è il posto più straordinario al mondo per fare business,” ha affermato Lutnick, aggiungendo che ora con questa nuova apertura la Bitcoin industry potrà “vincere negli Stati Uniti.”
Un cambiamento netto rispetto al passato
Lutnick ha sottolineato la contrapposizione netta tra la gestione di Trump e quella precedente. “Sotto l’amministrazione Biden sembrava quasi di fare qualcosa di sbagliato,” ha ricordato, mentre ora “quell’epoca è nel passato e non tornerà mai più.” Con il termine “mai più” Lutnick si riferisce non solo alla sua amministrazione, ma a un approccio strutturale degli Stati Uniti nei confronti del Bitcoin, che da oggi in poi sarà un “paese Bitcoin” per eccellenza.
Lutnick ha evidenziato un aspetto fondamentale: l’America non abbandona mai un settore su cui ha investito strategicamente. Per questo motivo, assicura che l’impegno a sostenere la crescita del Bitcoin sarà duraturo e radicato nelle politiche governative e nelle infrastrutture.
Grazie all’investimento acceleratore e alla libertà energetica garantita, i miner potranno finalmente pianificare progetti a lungo termine con costi più prevedibili e competitivi. Questo dovrebbe attrarre capitali e aziende internazionali in cerca di opportunità in un ambiente regolamentato, ma flessibile e orientato all’innovazione.
Standardizzazione normativa e ruolo economico: un invito implicito agli investitori esteri
La proposta di considerare il Bitcoin come commodity introduce una nuova chiarezza. Ciò permetterà di integrare criptovalute nei dati di sistema economico federale e di stabilire regole comuni più efficaci. Tutto ciò contribuirà a consolidare il ruolo del Bitcoin all’interno del tessuto finanziario e commerciale americano.
Il messaggio è chiaro: agli investitori e alle società di Bitcoin conviene ora stabilirsi negli Stati Uniti. L’ambiente è favorevole, il sostegno istituzionale è concreto, e la volontà politica sostiene questa industria. Di conseguenza, questa fase può rappresentare un’opportunità unica per consolidare un vantaggio competitivo globale.
Il Segretario Lutnick ha tracciato una visione ben precisa per il Bitcoin in America, incentrata su innovazione, autonomia energetica e un quadro normativo accogliente. Questo approccio, nettamente in contrasto con la precedente amministrazione, mira a fare degli Stati Uniti la principale patria dell’industria Bitcoin.
Di conseguenza, il settore può aspettarsi una spinta significativa verso la crescita e la solidità, con ricadute positive su investimenti, posti di lavoro e sviluppo tecnologico. È il momento, dunque, per miner, sviluppatori e investitori di considerare seriamente gli Stati Uniti come base ideale per il loro futuro nel mondo Bitcoin.