Bitcoin: ecco perché sta conquistando sempre più investitori

Il ritorno del Bitcoin sopra la soglia dei 94mila dollari segna un passaggio fondamentale nella sua evoluzione, non solo come asset speculativo ma come componente chiave nei portafogli degli investitori istituzionali. Secondo Adrian Fritz, Head of Research di 21Shares, “siamo di fronte a un contesto caratterizzato da una convergenza di fattori macroeconomici e specifici del... Leggi tutto

Apr 29, 2025 - 11:32
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Bitcoin: ecco perché sta conquistando sempre più investitori

Il ritorno del Bitcoin sopra la soglia dei 94mila dollari segna un passaggio fondamentale nella sua evoluzione, non solo come asset speculativo ma come componente chiave nei portafogli degli investitori istituzionali. Secondo Adrian Fritz, Head of Research di 21Shares, “siamo di fronte a un contesto caratterizzato da una convergenza di fattori macroeconomici e specifici del settore cripto che stanno contribuendo a rafforzare la posizione del Bitcoin nei mercati globali”.

Un contesto macro favorevole

Tra i principali motori esterni che hanno favorito il rally del Bitcoin, Fritz individua un clima politico internazionale più disteso: “Il tono più diplomatico assunto da Donald Trump nei confronti della Cina e la maggiore chiarezza sul futuro di Jerome Powell alla Federal Reserve hanno ridotto l’ansia tra gli investitori”. A questo si aggiunge l’indebolimento progressivo del dollaro, che ha favorito la ricerca di alternative più rischiose ma potenzialmente più redditizie. In questo scenario, il Bitcoin gode di un vantaggio competitivo significativo: “È sempre più visto come una riserva di valore piuttosto che come una semplice scommessa ad alto rischio”.

Correlazione decrescente con i mercati azionari

Una delle dinamiche più interessanti osservate di recente è la progressiva decoupling del Bitcoin rispetto agli indici azionari tradizionali, come S&P 500 e Nasdaq. Fritz spiega che “la correlazione con questi indici ha raggiunto valori negativi, segnalando come gli investitori inizino a trattare il Bitcoin non più come un proxy di un’azione tech, ma come uno strumento di copertura contro il rischio sistemico e geopolitico”. Secondo la sua analisi, oggi il Bitcoin viene percepito per l’80% come “oro digitale” e solo per il 20% come asset tecnologico.

Etf e investimenti istituzionali

Un ulteriore segnale del crescente interesse istituzionale è rappresentato dai massicci afflussi registrati dagli ETF statunitensi su BTC ed ETH: “Il 22 aprile si sono toccati 912 milioni di dollari di inflow, seguiti da altri 400 milioni il giorno successivo”, precisa Fritz, sottolineando che si tratta dei livelli più alti da mesi. Questa tendenza è rafforzata da iniziative di alto profilo, come la possibile partnership tra Trump Media e Crypto.com per il lancio di un ETF cripto, o il progetto di investimento da 3 miliardi di dollari in Bitcoin annunciato da Cantor Fitzgerald, Softbank e Tether.

Capitalizzazione e nuovi traguardi

Non sorprende dunque che Bitcoin abbia superato Alphabet in termini di capitalizzazione di mercato, diventando il quinto asset più grande al mondo. “L’intero comparto degli asset digitali ha appena superato i 3mila miliardi di dollari di capitalizzazione, lo stesso picco del ciclo rialzista 2020-2021”, osserva Fritz, evidenziando la rilevanza simbolica e tecnica di questo traguardo.

Outlook: verso i 200mila dollari?

Guardando ai prossimi mesi, le prospettive restano ottimistiche. “Gli investitori stanno monitorando attentamente indicatori chiave come il rendimento dei Treasury a 10 anni, l’indice dei prezzi al consumo e le richieste di sussidi di disoccupazione”, afferma Fritz. Con i mercati che stimano una probabilità del 60% per un primo taglio dei tassi da parte della Fed a giugno, “una politica monetaria più accomodante potrebbe fungere da catalizzatore per un’ulteriore ascesa del Bitcoin, fino a un massimo potenziale di 200mila dollari entro fine anno”.

Una nuova narrativa per Bitcoin

Il rally attuale, sottolinea Fritz, “non è alimentato da una mera ondata speculativa retail, ma da un chiaro posizionamento del capitale istituzionale in vista di un possibile nuovo regime monetario e politico”. Nel breve termine, la prossima soglia tecnica sarà quella dei 95mila dollari, ma l’obiettivo simbolico rimane quota 100mila.

In conclusione, conclude Fritz, “le condizioni macroeconomiche e globali continuano a evidenziare la necessità di una riserva di valore digitale” e Bitcoin sta assumendo sempre più questo ruolo. A distinguere questa fase rispetto ai cicli precedenti è la “crescente convinzione nella sua funzione di strumento di protezione in un contesto di crescente incertezza nei mercati tradizionali”.