Banche: con il risiko bancario si corre il rischio di un aumento di “stranieri” in asset strategici come Generali | Lo scenario di Unimpresa

Al centro del nuovo risiko bancario c’è la decisione di Mediobanca di lanciare un’offerta su Banca Generali, accompagnata dalla cessione dell’intera partecipazione detenuta in Generali. In parallelo, Unicredit ha avviato un’offerta pubblica su Banco Bpm con uno sconto iniziale, aprendo la strada a una possibile aggregazione tra due tra i principali gruppi bancari italiani. Si […] L'articolo Banche: con il risiko bancario si corre il rischio di un aumento di “stranieri” in asset strategici come Generali | Lo scenario di Unimpresa proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Apr 30, 2025 - 08:37
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Banche: con il risiko bancario si corre il rischio di un aumento di “stranieri” in asset strategici come Generali | Lo scenario di Unimpresa

Al centro del nuovo risiko bancario c’è la decisione di Mediobanca di lanciare un’offerta su Banca Generali, accompagnata dalla cessione dell’intera partecipazione detenuta in Generali.

In parallelo, Unicredit ha avviato un’offerta pubblica su Banco Bpm con uno sconto iniziale, aprendo la strada a una possibile aggregazione tra due tra i principali gruppi bancari italiani.

Si aggiunge il riposizionamento di Mps, che prosegue nella sua strategia di rafforzamento e consolidamento, e il ruolo osservatore, ma potenzialmente attivo, di Intesa Sanpaolo e altri operatori di sistema.

In questo quadro, il rischio di un aumento della presenza straniera in asset strategici come Generali resta concreto e alimenta il dibattito sulle possibili contromisure da parte delle istituzioni.

È quanto evidenzia un’analisi di Unimpresa.

Negli ultimi mesi il sistema bancario italiano è stato interessato da una serie di operazioni straordinarie che hanno significativamente modificato gli assetti proprietari e aperto nuovi scenari competitivi.

La combinazione di queste operazioni sta generando una fase di forte transizione, caratterizzata da incertezza proprietaria ma anche da potenziali opportunità di razionalizzazione industriale.

L’esito finale dipenderà dalla capacità degli attori coinvolti di definire rapidamente assetti stabili e sostenibili, in grado di assicurare solidità patrimoniale, efficienza operativa e continuità nell’erogazione del credito all’economia reale.

Al centro, evidenzia appunto Unimpresa, c’è la partita Mediobanca – Banca Generali: Mediobanca ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto su Banca Generali, proponendo un’operazione basata sull’acquisizione della totalità delle azioni della società.

In parallelo, Piazzetta Cuccia ha avviato la cessione della propria partecipazione storica in Assicurazioni Generali, dismettendo così una quota rilevante del Leone di Trieste.

L’obiettivo strategico di Mediobanca è rafforzare la propria presenza nel private banking e nei servizi ad alta redditività, riducendo al contempo il peso della componente assicurativa nel proprio portafoglio.

C’è poi Unicredit, che ha lanciato un’offerta pubblica volontaria su Banco Bpm, con uno sconto iniziale dell’8,3% rispetto alle quotazioni di mercato.

L’operazione punta a creare un secondo grande gruppo bancario italiano, per dimensioni e quote di mercato, in grado di competere su scala europea.

L’aggregazione consentirebbe sinergie industriali e il rafforzamento patrimoniale, con effetti positivi sia sulla raccolta sia sull’erogazione del credito.

Intanto, Mps prosegue nel proprio percorso di consolidamento post-ricapitalizzazione.

La banca senese ha confermato l’adesione all’operazione di dismissione della quota detenuta in Generali, riducendo la propria esposizione e focalizzandosi su una strategia di rafforzamento patrimoniale e crescita autonoma, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano Industriale 2023-2027.

Infine, Intesa Sanpaolo, pur non partecipando attivamente alle operazioni in corso, rimane un attore osservatore privilegiato.

Il gruppo guidato da Carlo Messina mantiene una posizione di forza e potrebbe intervenire successivamente in operazioni di riassetto secondario.

Analoga posizione viene assunta da altri operatori bancari e assicurativi italiani, mentre si segnala l’aumento dell’interesse di investitori esteri su asset strategici come Generali.

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