Azioni MPS: obblighi informativi non rispettati e profilatura MiFID lacunosa.

Un’investitrice svizzera ha acquistato titoli azionari MPS nel 2014 e 2015 tramite la propria banca intermediaria, incorrendo in una grave perdita economica.

Sono state rilevate diverse criticità in capo all’intermediario, dal momento che non avrebbe rispettato gli obblighi di informativa e ha mancato di produrre i documenti atti a dimostrare ilcontrario.

Anche la fase di profilatura risulta problematica, presentando non poche lacune. Si tratta di due elementi significativi circa la scarsa considerazione che la banca ha avuto della propria cliente, che invece dovrebbe essere, prima di qualsiasi cosa, tutelata.

La risparmiatrice si è, quindi, rivolta all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), che ha concordato con la domanda attorea. L’investitrice ha ottenuto un risarcimento pari a euro 21.800,05.

La pronuncia in oggetto conferma la centralità della tutela degli investitori retail nell’ordinamento finanziario italiano, rafforzando il ruolo dell’ACF nel vigilare sul rispetto delle norme di trasparenza e adeguatezza nel settore degli investimenti.