Azioni MPS, assemblea con affluenza record!
L’assemblea degli azionisti di Monte dei Paschi di Siena ha registrato un’affluenza record del 73,59% del capitale per decidere sulla…

L’assemblea degli azionisti di Monte dei Paschi di Siena ha registrato un’affluenza record del 73,59% del capitale per decidere sulla proposta di aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio (OPS) su Mediobanca. L’iniziativa rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di consolidamento del settore bancario italiano, con potenziali ripercussioni significative sull’intero panorama finanziario nazionale.
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Le nuove alleanze che ridisegnano gli equilibri di potere
La notizia più rilevante emersa durante l’assemblea riguarda la quota del gruppo Caltagirone, confermata ufficialmente al 9,96%. Questo dato, finora circolato solo come indiscrezione, colloca l’imprenditore in una posizione di forza all’interno dell’azionariato, subito dopo il Tesoro che mantiene l’11,731%. Gli altri soci principali rimangono Delfin con il 9,86%, Banco BPM con il 5% e Anima con il 3,99%.
La nuova configurazione dell’azionariato potrebbe avere implicazioni significative sulle future decisioni strategiche dell’istituto senese e sul possibile successo dell’operazione su Mediobanca. L’amministratore delegato Luigi Lovaglio ha sottolineato come l’assemblea segni “una tappa molto importante per il futuro sviluppo della banca”, evidenziando la vocazione all’innovazione e alla crescita insita nel DNA dell’istituto.
Secondo il CEO, i risultati raggiunti nel 2024 dimostrano che MPS è pronta a guidare un nuovo processo di sviluppo industriale che, attraverso l’unione con Mediobanca, potrebbe creare valore immediato per tutti gli azionisti e gli stakeholder coinvolti.
Le strategie in campo e le risposte ai dubbi del mercato
Durante l’assemblea, la banca ha risposto alle domande dei soci cercando di chiarire le finalità strategiche dell’operazione. MPS ha escluso categoricamente l’esistenza di accordi con il gruppo Caltagirone per una spartizione di asset tra Mediobanca e Generali, dichiarando ufficialmente che “non vi è alcun accordo con il gruppo Caltagirone”.
Riguardo alla possibilità di un rilancio dell’offerta, la posizione della banca appare chiara: al momento, MPS ritiene che l’offerta per Mediobanca sia già adeguata e vi è ferma convinzione che rappresenti una grande opportunità per gli azionisti di entrambe le entità, con un forte profilo accrescitivo sia a livello di utili che di dividendi.
La banca ha precisato che:
- Non sono state assunte decisioni su eventuali incrementi del corrispettivo dell’offerta
- Qualsiasi modifica sarebbe valutata attentamente nelle sue diverse implicazioni
- Il mercato riceverebbe la più completa e trasparente informativa al riguardo
Gli obiettivi dell’operazione e le prospettive future
In merito alla soglia obiettivo da raggiungere con l’OPS, Siena ha specificato che l’ipotesi di controllo di una quota pari al 51% di Mediobanca è considerata al momento un caso teorico, poiché la banca ha indicato una soglia di accettazione dell’offerta del 66,67%.
Il presidente Nicola Maione ha evidenziato come lo svolgimento in presenza dell’assemblea rappresenti un segnale di attenzione della banca verso tutti gli azionisti, con cui l’istituto tiene a mantenere un dialogo trasparente e un confronto costruttivo.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riassetto del sistema bancario italiano, in cui MPS, dopo aver completato il proprio percorso di risanamento, cerca di assumere un ruolo da protagonista attraverso una mossa strategica di grande portata.