Azionario in recupero: la view e le opportunità secondo Ubs GWM

Dopo settimane di turbolenze sui mercati globali, il recente annuncio del presidente statunitense Donald Trump su una “pausa” di 90 giorni nei dazi reciproci ha offerto una boccata d’ossigeno agli investitori. Come muoverso secondo Ubs GWM

Apr 10, 2025 - 11:09
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Azionario in recupero: la view e le opportunità secondo Ubs GWM

Dopo settimane di turbolenze sui mercati globali, il recente annuncio del presidente statunitense Donald Trump su una “pausa” di 90 giorni nei dazi reciproci ha offerto una boccata d’ossigeno agli investitori. Come segnala Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, «l’S&P 500 è salito del 9,5% mercoledì, segnando il maggior guadagno giornaliero dal 2008», mentre il Nasdaq ha registrato un +12,2%, il migliore dal 2001.

A beneficiarne non sono stati solo gli Stati Uniti: anche i mercati asiatici hanno risposto positivamente, con Taipei in rialzo del 9,2%, il Nikkei giapponese dell’8,3% e il KOSPI sudcoreano del 5,3%. In Europa, i future sull’Euro Stoxx 50 prefigurano un rimbalzo del 7,8%.

La tregua sui dazi, però, è solo parziale. «Trump ha escluso la Cina dall’allentamento, alzando le tariffe su Pechino fino al 125%, rispetto al 104% fissato poche ore prima», avverte Haefele. Inoltre, il dazio del 10% sulle importazioni da altri paesi resterà attivo durante i 90 giorni. E, come se non bastasse, dal 2 maggio entreranno in vigore nuove tariffe sul commercio elettronico cinese, con impatti stimati su un volume annuo di 40-45 miliardi di dollari.

L’incertezza si è riflessa anche sul mercato obbligazionario, dove il rendimento del Treasury decennale ha oscillato bruscamente tra il 3,87% e il 4,51%. Una volatilità anomala, segnalata da vendite straniere, manovre di liquidità e smobilizzo di posizioni speculative.

Secondo Haefele, «la volatilità resterà elevata nelle prossime settimane» e la strategia americana sembra seguire un approccio “escalate to deescalate” — un’escalation iniziale finalizzata a ottenere concessioni e poi avviare la de-escalation con accordi selettivi.

La previsione base di UBS assegna una probabilità del 50% a un graduale allentamento delle tariffe e a tagli dei tassi da parte della Fed, con un S&P 500 visto risalire fino a quota 5.800 entro fine anno. Ma non si escludono scenari alternativi: uno scenario ottimistico (20% di probabilità) prevede un rally fino a 6.500 punti in caso di risoluzione duratura delle tensioni commerciali. All’opposto, uno scenario negativo (“hard landing”, con il 30% di probabilità) vedrebbe il ritorno del confronto commerciale e una possibile recessione severa, con l’S&P 500 tra i 3.500 e i 4.500 punti e il rendimento del Treasury decennale al 2,5%.

Sul fronte degli investimenti, Haefele consiglia di «fare il punto» e adottare una gestione prudente. L’approccio UBS Wealth Way, basato sulle strategie “Liquidità, Longevità e Eredità”, aiuta gli investitori a segmentare il patrimonio e a resistere meglio alle fasi di instabilità. «Chi ha una strategia di liquidità ben finanziata può affrontare la volatilità con maggiore serenità», evidenzia Haefele.

Tra le opportunità individuate da UBS GWM vi sono:

  • Esposizione all’oro, il cui recente calo di prezzo può rappresentare un’occasione: «Nel nostro scenario base puntiamo a 3.200 dollari l’oncia».
  • Reddito obbligazionario: l’aumento dei rendimenti offre buone prospettive di ritorno e diversificazione.
  • Fondi hedge selezionati, in particolare strategie macro discrezionali o multi-strategy.
  • Investimenti tematici a lungo termine nei settori dell’intelligenza artificiale, della longevità e delle risorse energetiche, definiti “Transformational Innovation Opportunities”.

In conclusione, pur in un clima incerto, Haefele invita a «guardare oltre la volatilità» e mantenere una prospettiva di lungo termine. La parola chiave resta “diversificazione”, unita a una gestione consapevole del rischio e a un’attenta selezione delle opportunità emergenti.