Atletica, Furlani argento agli Europei Indoor. Mangione in finale, Kambundji da record, Ingebrigtsen ok

Ad Apeldoorn (Paesi Bassi) è andata in scena la seconda giornata degli Europei Indoor 2025 di atletica. L’Italia conquista la prima medaglia per mano di Mattia Furlani, argento nel salto in lungo con un solo centimetro di distacco dal vincitore. Alice Mangione si è qualificata brillantemente alla finale dei 400 metri, da annotare il record […]

Mar 7, 2025 - 23:56
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Atletica, Furlani argento agli Europei Indoor. Mangione in finale, Kambundji da record, Ingebrigtsen ok

Ad Apeldoorn (Paesi Bassi) è andata in scena la seconda giornata degli Europei Indoor 2025 di atletica. L’Italia conquista la prima medaglia per mano di Mattia Furlani, argento nel salto in lungo con un solo centimetro di distacco dal vincitore. Alice Mangione si è qualificata brillantemente alla finale dei 400 metri, da annotare il record europeo dei 60 ostacoli firmato dalla svizzera Ditaji Kambundji.

RISULTATI EUROPEI ATLETICA INDOOR OGGI

FINALI

SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Mattia Furlani era il grande favorito per la medaglia d’oro, ma l’azzurro ha litigato con la rincorsa e con la pedana. Al quinto salto ha concesso addirittura 24 centimetri, ma è riuscito a portarsi al comando con 8.12 metri e stava pregustando il successo. Il primatista mondiale stagionale, però, è stato superando all’ultimo assalto dal bulgaro Bozhidar Saraboyukov per un solo centimetro (8.13) e si è dovuto accontentare dell’argento, precedendo lo spagnolo Lester Lescay (8.12, ma l’azzurro ha un 8.10 come seconda misura). Clicca qui per la cronaca della gara.

SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – La spagnola Ana Peleteiro-Compaoré ha vinto con il brivido finale, visto che all’ultimo salto la rumena Diana Ana Maria Ion si è fermata a sei centimetri dall’iberica. La 29enne è riuscita a vincere con i 14.37 metri raggiunti in occasione del quinto tentativo (in precedenza si era issata al comando con i 14.20 della seconda prova) e ha bissato il successo ottenuto nella rassegna continentale al coperto di sei anni fa, senza dimenticarsi del trionfo agli Europei all’aperto di Roma e del bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Argento al collo di Diana Ana Maria Ion (14.31), bronzo per la finlandese Senni Salminen (13.99).

1500 METRI (FEMMINILE) – La britannica Georgia Hunter Bell si era presentata con i favori del pronostico, ma si è letteralmente spenta sul rettilineo conclusivo e ha chiuso addirittura fuori dal podio (4:08.45). La francese Agathe Guillemot è uscita di forza negli ultimi metri e ha tagliato il traguardo con un ruggito perentorio, meritandosi una sorprendente medaglia d’oro con il crono di 4:07.23 davanti alla portoghese Salomé Afonso (4:07.66) e alla britannica Revee Walcott-Nolan (4:08.45). La transalpina è salita sul gradino più alto del podio dopo il bronzo conquistato agli ultimi Europei all’aperto.

1500 METRI (MASCHILE) – Jakob Ingebrigtsen ha rispettato il pronostico della vigilia, prendendo il comando delle operazioni quando mancavano cinque giri al termine e mantenendo la testa della gara, senza però prendere il largo e risparmiando qualche energia in vista dei 3000 metri. Il fenomenale norvegese si è imposto con il tempo di 3:36.56, facendo festa a livello continentale per la terza volta consecutiva. Il Campione Olimpico dei 5000 metri si è lasciato alle spalle il francese Azeddine Habz (3:36.92) e il portoghese Isaac Nader (3:37.10).

60 OSTACOLI (MASCHILE) – Il polacco Jakub Szymanski ha vinto l’intenso spalla a spalla con il francese Wilhem Belocian (7.43 a 7.45) e ha migliorato l’argento continentale di due anni fa, in una stagione che lo ha portato fino a un incredibile 7.39. Bronzo al collo dell’altro transalpino Just Kwaou-Mathey (7.50).

60 OSTACOLI (FEMMINILE) – La svizzera Ditaji Kambundji si è imposta con il nuovo record europeo (7.67), rendendo protagonista di un grandioso finale con cui ha schiantato la padrone di casa Nadine Visser (7.72, record nazionale). Si tratta del primo oro ai massimi livelli per la 22enne elvetica, lo scorso anno argento sui 100 ostacoli agli Europei di Roma. Bronzo per la polacca Pia Skrzyszowska (7.83). Clicca qui per la cronaca dettagliata.

SEMIFINALI

400 METRI (FEMMINILE) – Alice Mangione si è qualificata alla finale in maniera spettacolare: era quinta all’ingresso sull’ultimo rettilineo, ma ha visto un buco all’interno e si è fiondata splendidamente, superando la ceca Lada Vondrova e la spagnola Eva Santidrian. La primatista italiana ha chiuso al terzo posto con il tempo di 52.67 alle spalle dell’olandese Lieke Klaver (51.15 per la grande favorita della vigilia) e della polacca Justyna Swiety-Ersetic (52.41), guadagnando così la possibilità di lottare per le medaglie. Hanno superato il turno anche la spagnola Paula Sevilla (51.23), la norvegese Henriette Jaeger (51.27) e la ceca Lurdes Gloria Manuel (51.41), provenienti dall’altra semifinale. Clicca qui per la cronaca dettagliata.

400 METRI (MASCHILE) – I primi tre classificati di ogni semifinale si qualificavano per l’atto conclusivo: dalla prima sono stati promossi l’ungherese Attila Molnar (45.48), il francese Jimy Soudril (45.99) e il portoghese Joao Coelho (46.02); dalla seconda hanno staccato il pass il polacco Maksymilian Szwed (45.78), lo spagnolo Inaki Canal (46.24) e l’olandese Isaya Klein Ikkink (46.33).

QUALIFICAZIONI

SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – L’assenza dello svedese Armand Duplantis, primatista mondiale con i 6.27 metri siglati venerdì scorso, rende la gara decisamente più incerta. Nel turno preliminare si sono distinti il francese Thibaut Collet, il greco Emmanouil Karalis, l’olandese Menno Vloon, il ceco David Holy, tutti capaci di superare 5.75 metri al primo tentativo. Promossi anche il lettone Valters Kreiss e il francese Baptiste Thiery (5.75 alla seconda), il tedesco Oleg Zernikel (5.75 alla terza) e poi quattro uomini autore di 5.65 alla prima (il belga Ben Broeders, il norvegese Sondre Guttormsen, il francese Renaud Lavillenie, il tedesco Bo Kanda Lita Baehre).

EPTATHLON

Si sono disputate le prime quattro prove delle sette in programma e la lotta è serratissima: il norvegese Sander Skotheim svetta con 3.689 punti davanti allo svizzero Simon Ehammer (3.647), al tedesco Till Steinforth (3.560) e al belga Jente Hauttekeete (3.449).