Atletica, debutta il salto in lungo senza pedana: Mihambo vince, ma sarà il futuro?
All’ISTAF Indoor di Düsseldorf, tradizionale appuntamento di atletica al coperto, ha fatto il proprio esordio ufficiale la gara di salto in lungo senza pedana di stacco. World Athletics vorrebbe infatti rimuovere l’asse di battuta e sostituirlo con una cosiddetta area di decollo larga quaranta centimetri dove gli atleti possono incominciare il proprio balzo a propria […]

All’ISTAF Indoor di Düsseldorf, tradizionale appuntamento di atletica al coperto, ha fatto il proprio esordio ufficiale la gara di salto in lungo senza pedana di stacco. World Athletics vorrebbe infatti rimuovere l’asse di battuta e sostituirlo con una cosiddetta area di decollo larga quaranta centimetri dove gli atleti possono incominciare il proprio balzo a propria discrezione, la misurazione partirebbe dal punto in cui si è effettivamente alzato il piede da terra e si concluderebbe al primo segno lasciato atterrando sulla sabbia.
In questo modo verrebbe premiato chi effettivamente ha saltato una distanza maggiore, ma verrebbe cancellata l’essenza di questa disciplina, ovvero la capacità di prendere correttamente la pedana, e si rivoluzionerebbe una delle specialità più iconiche dell’atletica leggera. L’intento della Federazione Internazionale sarebbe quello di diminuire il numero di tentativi nulli e di rendere la competizione più spettacolare.
In Germania il primo obiettivo è stato raggiunto (solo due nulli su 42 salti), ma la gara è durata un’ora e 54 minuti, dunque eccessivamente troppo viste le intenzioni della vigilia. La gara è stata vinta dalla tedesca Malaika Mihambo con 6.87 metri davanti all’olandese Pauline Hondema (6.68) e alla bulgara Plamena Mitkova (6.67). La Campionessa Olimpica di Tokyo 2020, nonché argento a Parigi 2024 e Campionessa d’Europa in carica, è tra le poche favorevoli a questo cambiamento.
Con i parametrici classici, invece, Hondema avrebbe vinto con 6.65 davanti alla polacca Anna Matuszewicz (6.40) e a Mihambo (6.39, un solo tentativo valido). Sarà davvero questo il futuro del salto in lungo? Ne sapremo di più nei prossimi mesi, ma la maggior parte degli atleti si è vivamente lamentata e andrebbe ascoltata.