Ascoli, due striscioni intimidatori contro la fornaia che ha esposto la scritta antifascista. Pd: “Perché tace il sindaco Fdi?”
Due scritte intimidatorie sono comparse ad Ascoli Piceno dopo che Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni” ha affisso un lenzuolo con messaggio antifascista all’ingresso del suo negozio ed è stata identificata dalle forze dell’ordine. “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”, è la frase, scritta con vernice nera, […] L'articolo Ascoli, due striscioni intimidatori contro la fornaia che ha esposto la scritta antifascista. Pd: “Perché tace il sindaco Fdi?” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Due scritte intimidatorie sono comparse ad Ascoli Piceno dopo che Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni” ha affisso un lenzuolo con messaggio antifascista all’ingresso del suo negozio ed è stata identificata dalle forze dell’ordine. “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”, è la frase, scritta con vernice nera, dell’ultimo striscione affisso nel corso della notte in viale De Gasperi, vicino ai giardini pubblici. Ieri, 26 aprile, ne era comparso un altro in via Luigi Marin, ad un centinaio di metri dalla sede della Questura, scritta nera in stampatello ‘L’assalto ai forni’, con l’assalto cancellato.
Roiati, in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione e come ogni anno, aveva esposto il suo manifesto e ricevuto per due volte la visita della polizia che ha poi chiesto la sua identificazione. L’intervento era stata poi denunciato dalle forze di opposizione, fino ad arrivare all’annuncio di interrogazione parlamentare da parte di Ilaria Cucchi (Avs).
Nessun commento è arrivato, finora, dal sindaco Fdi Marco Fioravanti. Oggi a parlare è l’europarlamentare Pd Matteo Ricci e candidato alla presidenza delle Marche: “Un’intimidazione fascista”, ha dichiarato. “Chiedo a tutte le forze democratiche e antifasciste di non restare in silenzio di fronte a questa minaccia e di vigilare. Al Prefetto e al Questore chiedo la massima attenzione. Non lasciamo sola Lorenza. Serve far sentire la solidarietà e la vicinanza di tutte e tutti”. Intanto il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli ha criticato il primo cittadino per il “suo silenzio” e invocato la necessità di una “risposta unitaria“: “Fioravanti, dove sei? Visto che pare aver perso le parole, come opposizione stiamo presentando un’interrogazione in consiglio comunale nella quale chiediamo di rendere conto del suo silenzio e del comportamento della polizia municipale sui fatti del 25 aprile”.
Anche Irene Manzi e Augusto Curti, deputati Pd, sono intervenuti in merito: “Suscitano sdegno e preoccupazione gli striscioni apparsi nelle ultime ore. Il significato dei messaggi è inquietante e di chiaro richiamo fascista. Sarebbe opportuno che il sindaco Fioravanti dicesse una parola chiara e prendesse posizione, invece di chiudersi nel silenzio di queste ore. La massima autorità della città deve tutelare tutti i cittadini e ciò non sta evidentemente accadendo. Il silenzio del sindaco è assordante”. Giuseppe Buondonno, della segreteria nazionale di Sinistra italiana, ha aggiunto: “Lorenza Roiati sa di non essere sola e sa di stare dalla parte giusta della storia e della vita, quella dell’antifascismo e della democrazia”.
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