Ascoli, due striscioni intimidatori contro la fornaia antifascista. Il sindaco di Fdi: “Le vittime sono i poliziotti”

Due scritte intimidatorie sono comparse ad Ascoli Piceno dopo che Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni” ha affisso un lenzuolo con messaggio antifascista all’ingresso del suo negozio ed è stata identificata dalle forze dell’ordine. “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”, è la frase, scritta con vernice nera, […] L'articolo Ascoli, due striscioni intimidatori contro la fornaia antifascista. Il sindaco di Fdi: “Le vittime sono i poliziotti” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 27, 2025 - 14:51
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Ascoli, due striscioni intimidatori contro la fornaia antifascista. Il sindaco di Fdi: “Le vittime sono i poliziotti”

Due scritte intimidatorie sono comparse ad Ascoli Piceno dopo che Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni” ha affisso un lenzuolo con messaggio antifascista all’ingresso del suo negozio ed è stata identificata dalle forze dell’ordine. “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”, è la frase, scritta con vernice nera, dell’ultimo striscione affisso nel corso della notte in viale De Gasperi, vicino ai giardini pubblici. Ieri, 26 aprile, ne era comparso un altro in via Luigi Marin, ad un centinaio di metri dalla sede della Questura, scritta nera in stampatello ‘L’assalto ai forni’, con l’assalto cancellato.

Roiati, in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione e come ogni anno, aveva esposto il suo manifesto e ricevuto per due volte la visita della polizia che ha poi chiesto la sua identificazione. L’intervento era stata poi denunciato dalle forze di opposizione, fino ad arrivare all’annuncio di interrogazione parlamentare da parte di Ilaria Cucchi (Avs). Oggi a parlare è l’europarlamentare Pd Matteo Ricci e candidato alla presidenza delle Marche: “Un’intimidazione fascista”, ha dichiarato. “Chiedo a tutte le forze democratiche e antifasciste di non restare in silenzio di fronte a questa minaccia e di vigilare. Al Prefetto e al Questore chiedo la massima attenzione. Non lasciamo sola Lorenza. Serve far sentire la solidarietà e la vicinanza di tutte e tutti”. Intanto il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli ha criticato il primo cittadino per il “suo silenzio” e invocato la necessità di una “risposta unitaria“: “Fioravanti, dove sei? Visto che pare aver perso le parole, come opposizione stiamo presentando un’interrogazione in consiglio comunale nella quale chiediamo di rendere conto del suo silenzio e del comportamento della polizia municipale sui fatti del 25 aprile”.

Anche Irene Manzi e Augusto Curti, deputati Pd, sono intervenuti in merito: “Suscitano sdegno e preoccupazione gli striscioni apparsi nelle ultime ore. Il significato dei messaggi è inquietante e di chiaro richiamo fascista. Sarebbe opportuno che il sindaco Fioravanti dicesse una parola chiara e prendesse posizione, invece di chiudersi nel silenzio di queste ore. La massima autorità della città deve tutelare tutti i cittadini e ciò non sta evidentemente accadendo. Il silenzio del sindaco è assordante”.

Alla fine, dopo due giorni di silenzio, il sindaco Marco Fioravanti. “Le vittime sono gli agenti di polizia, che hanno subìto una violenta aggressione social solo per aver fatto il proprio lavoro: dopo una segnalazione, come accade ogni giorno e accaduto anche lo scorso anno il 25 aprile, hanno semplicemente verificato il contenuto di uno striscione. Registrato come il contenuto fosse legittimo e non offensivo, non ne hanno ordinato la rimozione e hanno continuato a svolgere il loro lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha detto l’esponente di Fdi. Che poi ha attaccato i dem. “Matteo Ricci ha fatto sciacallaggio, non è mai stato in questa città, ha dovuto mettere Ascoli Piceno su Google Maps visto che nemmeno dopo il sisma è venuto a portare la solidarietà ai terremotati. Ha strumentalizzato ragazze e ragazzi liberi, che difendevano i propri ideali e i propri valori, interrompendo anche il lutto nazionale nella giornata del funerale del nostro Sommo Pontefice”, ha detto il meloniano.

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