Arrestato il vigilante che uccise un ladro sulla Cassia. L’inseguimento e la pistola puntata alla fronte: Antonio Micarelli incastrato da un video
Secondo il gip, quella della guardia giurata non è stata legittima difesa. Decisive le immagini della sparatoria a distanza ravvicinatissima tra il vigilante e il ladro in fuga L'articolo Arrestato il vigilante che uccise un ladro sulla Cassia. L’inseguimento e la pistola puntata alla fronte: Antonio Micarelli incastrato da un video proviene da Open.

È stato arrestato per omicidio volontario il vigilante che lo scorso 6 febbraio aveva aperto il fuoco contro i ladri entrati nella casa della sua vicina, in via Cassia a Roma, colpendo fatalmente in testa un 24enne romeno. La guardia giurata, Antonio Micarelli, sarebbe stata incastrata da un video in cui lo si vede inseguire i ladri facendo il giro oltre il muro di cinta della palazzina e tentare da quel punto di colpire i ladri. Mentre il 24enne, Antonio Ciurmel, stava provando a scavalcare la recinzione, Micarelli si sarebbe avvicinato al giovane e avrebbe premuto il grilletto da una distanza di circa un metro mirando alla fronte. Il gip avrebbe dunque accolto la misura proposta dalla procura di Roma, secondo cui la reazione del vigilante non sarebbe classificabile come legittima difesa.
Il tentato furto e l’intervento di Micarelli
La sera del 6 febbraio, quattro ladri entrano nel primo piano della palazzina in via Cassia 1004, non lontano dal raccordo anulare, in cerca di soldi, gioielli e argenteria. In quell’appartamento i quattro immobilizzano una donna di 61 anni e, secondo gli inquirenti, tentano di aprire la cassaforte con un piccone. Il rumore allerta i vicini e lo stesso Antonio Micarelli, che stava tornando a casa dopo la giornata lavorativa per la Ferrari group, società specializzata in spedizioni di gioielleria e beni di lusso. A quel punto, l’inseguimento e la sparatoria che, come riporta Repubblica, un investigatore avrebbe definito «da far west»
Il dibattito mediatico e l’intervento di Salvini
Il caso aveva avuto una enorme eco mediatica. Da una parte la famiglia del giovane: la compagna aveva fin da subito accusato il vigilante di «aver giustiziato» il 24enne, mentre i genitori hanno chiesto giustizia pur riconoscendo di «non condividere quello che stava facendo il figlio». Molti invece si erano schierati con il vigilante, intervenuto «per difendere una vicina immobilizzata». Tra gli hashtag sui social e la vicinanza espressa sul web, era intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini: «Ogni morte spiace. Spero solo che adesso la guardia giurata che ha solo fatto il suo lavoro non passi dei guai. Il pericolo per i cittadini perbene sono i ladri».
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