Apple Intelligence in Italia, l’AI su iPhone delude gli utenti
Dopo quasi dieci mesi dalla sua presentazione, anche in Italia arriva Apple Intelligence: cosa può fare il nuovo sistema di IA che ha già creato malumori negli Stati Uniti

A partire dal 1 aprile 2025 Apple ha reso disponibile il proprio sistema di funzionalità di intelligenza artificiale Apple intelligence, integrato con i sistemi operativi dei suoi dispositivi, anche in italiano, oltre che in francese, tedesco, portoghese brasiliano, spagnolo, giapponese, coreano e cinese semplificato, oltre che nelle varianti di inglese per Singapore e India.
Le nuove funzionalità saranno disponibili sia per i dispositivi mobili, iPhone e iPad, sia per i computer Apple. Sarà però necessario aggiornare i sistemi operativi alle ultime versioni, rispettivamente iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS Sequoia 15.4. Per gli utenti europei sarà la prima volta in cui interagiranno con i nuovi sistemi, dopo quasi 10 mesi dalla presentazione.
Le nuove funzionalità di Apple Intelligence
Apple Intelligence integra diverse funzionalità di intelligenza artificiale direttamente all’interno delle applicazioni comunemente diffuse sui sistemi operativi Apple:
- sarà possibile rivedere e riassumere testi in tutti i programmi che consentono la scrittura, incluse le app Mail, Messaggi, Note, Pages e quelle di terze parti;
- l’app Foto permetterà di rimuovere elementi dallo sfondo delle immagini con un nuovo sistema automatizzato;
- Siri, l’assistente vocale di Apple, sarà integrato con ChatGPT;
- la nuova app Image Playground consentirà di creare immagini e animazioni anche in 3D;
- Messaggi e Mail saranno in grado di organizzare le conversazioni in funzione della priorità;
- l’intelligenza visiva permetterà di inquadrare attraverso la fotocamera testi scritti anche in altre lingue per tradurli.
Queste funzionalità sono disponibili in lingua inglese già da molti mesi, al di fuori dell’Unione europea. Apple aveva citato le norme comunitarie sull’IA come ostacolo per far arrivare Apple Intelligence anche nei Paesi membri.
Nuovi standard per la difesa della privacy
Apple Intelligence promette inoltre di utilizzare la massima cautela con i dati dell’utente che l’IA utilizzerà. Se possibile, tutte le operazioni che i software dovranno svolgere saranno eseguite utilizzando l’hardware del device Apple, in modo da non far migrare i dati su un cloud. Quando la richiesta non potrà essere supportata dai processori Apple, interverrà il sistema Private Cloud Compute, che promette di operare senza mettere a rischio la privacy.
Per certificare l’efficacia delle misure di privacy adottate, per la prima volta Apple consentirà a esperti terzi di ispezionare il software in funzione sui server dell’azienda, il cui scopo è proteggere i dati degli utenti. In questo modo sarà possibile, stando al comunicato di Apple, garantire il massimo rispetto della privacy dei clienti.
Le critiche ad Apple Intelligence
Non tutti sono però contenti delle nuove funzioni introdotte da Apple. Negli Stati Uniti in particolare, alcuni utenti hanno intentato una causa a livello federale contro la società per pubblicità ingannevole. I consumatori, che avrebbero acquistato prodotti Apple grazie agli spot su Apple Intelligence, vorrebbero un risarcimento dei danni finanziari subiti.
Apple, che già è arrivata in ritardo rispetto ad altri competitori sull’intelligenza artificiale, ha ammesso a inizio marzo di essere in difficoltà nel rispettare le scadenze annunciate, soprattutto per quanto riguarda il rinnovamento dell’assistente vocale Siri. Le funzioni più avanzate potrebbero arrivare anche l’anno prossimo, stando a quanto dichiarato ad Axios dai portavoce dell’azienda.