Apple: dazi, App Store, AI e Cina mettono alla prova la leadership di Tim Cook

Apple si trova in una congiuntura eccezionalmente complessa, tra pressioni normative, rischi geopolitici e ritardi nell’innovazione

Mag 5, 2025 - 15:25
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Apple: dazi, App Store, AI e Cina mettono alla prova la leadership di Tim Cook

Apple si trova in uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Dopo aver superato crisi di varia natura negli scorsi anni, l'azienda guidata da Tim Cook si trova oggi ad affrontare simultaneamente una serie di problematiche che, singolarmente, avrebbero già un impatto significativo. Affrontarle tutte insieme, stando all'analisi fatta da Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, rappresenta una sfida senza precedenti.

I principali dossier aperti includono l'effetto dei dazi sull'operatività e sui prezzi dei dispositivi, una sentenza che obbliga Apple a rinunciare alle commissioni su acquisti via web, la possibile perdita dell'accordo ventennale con Google per il motore di ricerca predefinito, il ritardo accumulato sul fronte dell'intelligenza artificiale generativa, una causa antitrust da parte del Dipartimento di Giustizia statunitense e un contesto normativo sempre più rigido in Unione Europea, Corea del Sud, Giappone e altri mercati. A tutto ciò si aggiunge la flessione delle vendite in Cina, dove l'iPhone fatica a mantenere le quote in un mercato sempre più dominato da produttori locali come Huawei e Xiaomi.

L'IMPATTO DEI DAZI E LE INCOGNITE DELLA SUPPLY CHAIN

Nel breve termine, il rischio più immediato è legato ai dazi sulle importazioni dalla Cina. Durante l'ultima call sugli utili, Cook ha indicato che Apple potrebbe sostenere costi aggiuntivi per circa 900 milioni di dollari nel trimestre corrente. Anche se i nuovi dazi su dispositivi prodotti in Cina non sono ancora stati implementati, l'incertezza rimane elevata. Apple ha già trasferito buona parte della produzione destinata agli Stati Uniti in India (per l'iPhone) e Vietnam (per AirPods, Apple Watch, iPad e Mac), ma una parte significativa resta ancora in Cina, ed è proprio quella a rischio.


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