APE Sociale e pensione Precoci, domande retroattive o contestuali

APE Sociale e Pensione Precoci previa certificazione INPS del diritto: ecco quando si può presentare prima la prima domanda nelle nuove finestre 2025.

Feb 28, 2025 - 19:08
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APE Sociale e pensione Precoci, domande retroattive o contestuali

La domanda di APE Sociale e Pensione Precoci si fa in due tempi: prima bisogna chiedere all’INPS di certificare il diritto all’indennità e solo dopo la risposta positiva si presenta l’istanza vera e propria. Se non si possiedono tutti i requisiti al momento della domanda ma si maturerà il diritto pieno entro il 2025, si può comunque inoltrare la richiesta di certificazione del diritto entro le finestre temporali previste.

Dopo la risposta positiva, si potrà presentare l’istanza di pensione vera e propria. Esiste anche  la possibilità di presentare entrambe le domande contemporaneamente.

Vediamo esattamente quali sono le regole.

Certificazione del diritto APE Sociale e Pensione Precoci

La domanda con cui il lavoratore chiede all’INPS la verifica dei requisiti per l’accesso all’APE Sociale o alla pensione con la Quota 41 va sempre presentata entro una determinata finestra temporale valida per l’intero 2025:

  • 31 marzo
  • 15 luglio
  •  30 novembre

Queste date vanno rispettate anche se il requisito pieno si matura entro la fine dell’anno.

Certificazione con requisiti maturati entro il 2025

Ci sono determinati requisiti che bisogna già possedere al momento di presentazione della domanda, mentre altri che invece possono essere maturati successivamente.

  • Per l’APE Sociale è possibile maturare in data successiva (ma entro l’anno) sia il requisito di età (63 anni e 5 mesi) – sia il requisito contributivo, compresi gli anni di svolgimento in via continuativa dell’attività gravosa, oltre al termine della prestazione di disoccupazione.
  • Per la Pensione rePcoci possono essere maturati dopo la domanda di certificazione (ma entro fine 2025) gli anni di svolgimento dell’attività gravosa, il requisito contributivo e il termine del sussidio di disoccupazione.

Ovviamente si deve trattare di requisiti che possono essere considerati “certi” della loro maturazione in base alle condizioni lavorative, contrattuali e contributive dei soggetti che presentano domanda.

Per i requisiti legati alla categoria lavorativa di appartenenza o propria condizione (familiare o di salute) è invece necessario aver già maturato il requisito.

Se il lavoratore ha già tutti i requisiti può invece presentare insieme le due domande: certificazione del diritto e pensione vera e propria. In questo caso, l’INPS non respinge la seconda domanda ma la tiene in stand by fino a quando non è terminata l’istruttoria. Poi, nel momento in cui certifica l’accesso alla prestazione lavora anche la domanda di accesso vero e proprio.

Domanda con tutti i requisiti già maturati

I soggetti che al momento in cui presentano la prima domanda sono già in possesso di tutti i requisiti previsti per l’accesso, e che non svolgono attività lavorativa, possono contestualmente alla presentazione delle domande di riconoscimento delle condizioni presentare anche la domanda definitiva di accesso. Oppure, possono presentarla mentre l’INPS sta ancora definendo l’istruttoria (quindi, prima che arrivi la certificazione del diritto).

La presentazione contestuale delle due domande non comporta un anticipazione delle tempistiche di concessione dell’APE Sociale o della pensione Precoci: l’INPS in tutti i casi deve effettuare un’istruttoria e verificare il diritto all’indennità o all’assegno previdenziale.

Però si semplifica la procedura (perché si effettua l’intera pratica nello stesso momento) e, appena arriva la risposta INPS, scatta il diritto all’indennità (senza attendere la presentazione della seconda domanda).

L’assegno viene percepito dal lavoratore a partire dal primo mese successivo a quello di accoglimento della seconda domanda. Nel caso in cui ci siano un diritto retroattivo, con il primo assegno si ricevono anche gli arretrati.