Antonelli, il diamante Mercedes dalla rapida curva di apprendimento

Kimi Antonelli salva l’onore dell’Italia. Se da una parte la Ferrari è in caduta libera, dall’altra il pilota bolognese sta fornendo grandi soddisfazioni al Bel Paese. Non è una sorpresa per gli esperti del settore, in quanto sul talento cristallino del piota Mercedes c’erano pochi dubbi. Tuttavia, in F1 non è sufficiente essere un grande […]

Apr 8, 2025 - 14:05
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Antonelli, il diamante Mercedes dalla rapida curva di apprendimento

Kimi Antonelli salva l’onore dell’Italia. Se da una parte la Ferrari è in caduta libera, dall’altra il pilota bolognese sta fornendo grandi soddisfazioni al Bel Paese. Non è una sorpresa per gli esperti del settore, in quanto sul talento cristallino del piota Mercedes c’erano pochi dubbi. Tuttavia, in F1 non è sufficiente essere un grande manico. Occorrono doti che esulano dalla velocità istintiva.

Specie per proteggere una giovane promessa e farla brillare nel firmamento della classe regina del motorsport. L’italiano, nei primi tre round del mondiale, è andato sempre a punti nelle gare domenicali, mostrando che la fiducia accordata dalla scuderia di Brackley è l’investimento tanto agognato da Toto Wolff. Tra tutti i rookie di questa stagione, Kimi è inevitabilmente quello su cui sono puntati i riflettori.

Kimi Antonelli, Mercedes W16
Il bolognese Kimi Antonelli (Mercedes) inseguito da Lewis Hamilton (Ferrari) nel GP del Giappone 2025

Andrea non è una una sola scommessa, ma bensì un pilota che ha vinto in tutte le categorie cadette. L’annata in F2 con la poco competitiva Prema è stata una stagione di transizione che gli ha permesso di prendere confidenza con monoposto più potenti delle F4 e proseguire la curva di adattamento grazie ai numerosi test TPC effettuati sulle auto di Mercedes delle passate campagne.

La pressione del rookie più atteso

Antonelli è il pilota più giovane della massima categoria del motorsport e corre per uno dei quattro top team. Essere pilota ufficiale della Mercedes lo obbliga a essere costantemente competitivo ai massimi livelli. Questo vuol dire lottare almeno per un piazzamento in zona punti e cercare di limitare il gap con il suo più esperto compagno di squadra George Russell mate, uno degli individui più talentuosi in circolazione.

Nonostante sia sottoposto a una pressione enorme, il talento di Kimi gli offre la possibilità di affrontare le difficoltà di un esordiente con una tranquillità impressionante. È decisivo sottolineare un fatto: Antonelli, a differenza di Bearman, non conosceva affatto la pista di Suzuka. Lo scorso dicembre sono andati in onda i test della Super Formula sul tracciato nipponico ai quali avrebbe dovuto partecipare anche Andrea.

Antonelli Mercedes
Il pilota della Mercedes Kimi Antonelli davanti ai microfoni della F1

Tuttavia ha dovuto dare forfait per problemi di salute. Viceversa, il pilota della Ferrari Oliver Bearman ha preso parte ai suddetti test e l’ottima prova fornita domenica scorsa fa comprendere quanto siano stati importanti quelle prove, nonostante le vetture della Super Formula siano sostanzialmente equiparabili a delle F2 in termini di prestazioni. Nello scorso weekend è venuta a galla una delle qualità del pilota nostrano.

Kimi apprende e progredisce nei race weekend

I talent scout, oltre a valutare la velocità delle giovani promesse, osservano la capacità di progredire nel corso di un fine settimana. È fisiologico che Antonelli potrà commettere degli errori, specie quando la posta in palio diventerà sempre più elevata, ma a Suzuka Kimi ha stupito per la capacità di crescere nel corso del weekend. Così come per le monoposto, anche la stoffa del pilota su di un tracciato molto selettivo e indicativo è aumentata.

Antonelli Mercedes
Il bolognese della Mercedes Kimi Antonelli, in azione con la sua W16 nel GP del Giappone 2025

La rapida sequenza di curve ad elevata velocità di percorrenza è un banco di prova assai complesso. Attraverso un approccio progressivo, Kimi è riuscito a migliorare il suo rendimento in maniera progressiva, riuscendo a battere due primati di precocità appartenenti a Max Verstappen. Il primo riguarda il più giovane pilota in testa a un gran premio, ottenuto grazie al lunghissimo primo stint su gomme a mescola media.

l contributo di Peter Bonnington al miglioramento di Antonelli

Il secondo si rifà al giro più veloce realizzato nella seconda parte di gara con gomme Hard. Il distacco rimediato dal Russell sotto la bandiera a scacchi è irrisorio e rappresenta la cifra della prestazione sciorinata in una delle “università del motorsport”. Nella crescita mentale di Kimi sta incidendo in modo proficuo l’ingegnere Bonnington, ex collaborate di Lewis, al quale è stata affidata la missione di raffinare un diamante ancora grezzo ma lucentissimo.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Red Bull – F1Tv