Anche tu sei affetto da “eco-ansia”? Scopri come i cambiamenti climatici stanno rovinando la salute mentale dei giovani

Ad oggi, quasi la metà dei 2,4 miliardi di bambine, bambini e adolescenti del mondo è esposta ad una combinazione pericolosa di shock climatici e ambientali. Una serie infinita di minacce che no, non ci fanno vivere tranquilli. Da qui la ormai ben nota “ecoansia”, ma quanti di noi ne sono “affetti”? A dircelo, in...

Apr 22, 2025 - 13:13
 0
Anche tu sei affetto da “eco-ansia”? Scopri come i cambiamenti climatici stanno rovinando la salute mentale dei giovani

Ad oggi, quasi la metà dei 2,4 miliardi di bambine, bambini e adolescenti del mondo è esposta ad una combinazione pericolosa di shock climatici e ambientali. Una serie infinita di minacce che no, non ci fanno vivere tranquilli. Da qui la ormai ben nota “ecoansia”, ma quanti di noi ne sono “affetti”?

A dircelo, in occasione della Giornata Mondiale della Terra di oggi, è il sondaggioCrisi climatica ed Ecoansia in Italia. Preoccupazioni ambientali e salute mentale” realizzato dall’UNICEF con Youtrend proprio sulla percezione che i giovani hanno rispetto ai cambiamenti climatici e gli effetti sulla salute mentale.

Leggi anche: Earth Day: 5 attività coinvolgenti (e alla portata di tutti) per celebrare con i bambini la Giornata della Terra

Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio l’infanzia stessa. Bambine e bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti di fenomeni metereologici estremi: quasi il 90% del carico globale delle malattie associate ai cambiamenti climatici, al degrado ambientale e all’inquinamento ricade sui bambini sotto i 5 anni. Circa un miliardo di bambine, bambini e adolescenti vive in contesti resi fragili dalla minaccia del cambiamento climatico.  Anche le città europee sono sempre più calde: si stima che 466 milioni persone di minore età (1 bambino su 5) vivano in aree interessate da ondate di calore eccezionalmente frequenti, il doppio delle giornate annue rispetto a 60 anni fa.

Il sondaggio: quanto sei ecoansioso?

Dai numeri emerge che il 24% degli italiani ha sentito parlare di ecoansia e il 22% indica che la propria esperienza personale è molto o abbastanza compatibile con l’ecoansia, una volta spiegato il significato del termine.

Il 7% ha dichiarato di aver riscontrato almeno una volta a settimana sintomi fisici (come mal di testa, tensione muscolare, nausea, palpitazioni) in risposta a uno stato di ansia legato ai problemi ambientali e il 9% dichiara di aver accusato sintomi psicologici, come pensieri ricorrenti e incontrollati, con frequenza almeno settimanale.

Il 32% degli intervistati maggiorenni con meno di 45 anni, inoltre, è pronto ad affermare che la paura della crisi climatica li scoraggia dall’idea di avere figli, mentre alla domanda su quali siano i maggiori problemi che il mondo sta affrontando i cambiamenti climatici risultano essere la quarta risposta (23%) – la più frequente dopo guerre, fame nel mondo e aumento dei prezzi.

ecoansia sondaggio

La paura per gli effetti che i cambiamenti climatici avranno sulla vivibilità della terra è spesso associata anche alla preoccupazione per il destino delle prossime generazioni:

  • il 69% della popolazione dichiara di trovarsi a pensare che il destino dell’umanità sia inevitabilmente compromesso a causa della crisi ambientale e dei cambiamenti climatici e il 60% afferma talvolta che non riesce a controllare le preoccupazioni per l’ambiente.
  • Questo genere di preoccupazioni riguarda anche il proprio ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici: il 68% degli intervistati dice di sentire una forte responsabilità nell’essere sostenibile e il 61% prova nervosismo o disagio quando non riesce a essere sostenibile nei suoi comportamenti quotidiani.

Quanto ai comportamenti sostenibili:

  • il 68% degli intervistati (circa due su tre) afferma di fare con attenzione la raccolta differenziata
  • circa la metà (49%) riduce il consumo di acqua
  • il 40% fa attenzione ai consumi di energia
  • il 28% ha dichiarato di aver ridotto drasticamente il consumo di carne
  • il 20% rinuncia all’auto privata e all’aereo per le vacanze
  • il 19% acquista o vende abiti di seconda mano
  • il 18% sceglie marchi che operano nel rispetto dei diritti umani

E riguardo al modo in cui si viene a conoscenza di queste tematiche? Il 78% degli intervistati dice di aver incontrato notizie sul tema almeno tre volte a settimana. Eppure, tv e giornali italiani non ne parlano abbastanza

  • Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche: