Anche nei polmoni degli uccelli ci sono microplastiche: rilevate particelle in tutti gli esemplari esaminati

Uno studio ha rivelato per la prima volta la presenza di microplastiche e nanoplastiche nei polmoni degli uccelli selvatici, evidenziando nuovamente la portata dell’inquinamento atmosferico. La ricerca, condotta presso l’aeroporto internazionale di Chengdu Tianfu, in Cina, ha analizzato 51 specie di uccelli, riscontrando particelle di plastica in tutti gli esemplari esaminati. I ricercatori hanno identificato...

Mar 27, 2025 - 13:11
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Anche nei polmoni degli uccelli ci sono microplastiche: rilevate particelle in tutti gli esemplari esaminati

Uno studio ha rivelato per la prima volta la presenza di microplastiche e nanoplastiche nei polmoni degli uccelli selvatici, evidenziando nuovamente la portata dell’inquinamento atmosferico. La ricerca, condotta presso l’aeroporto internazionale di Chengdu Tianfu, in Cina, ha analizzato 51 specie di uccelli, riscontrando particelle di plastica in tutti gli esemplari esaminati.

I ricercatori hanno identificato oltre 11.000 particelle di plastica nei tessuti polmonari degli uccelli, con una media di 416 microplastiche per grammo di tessuto. Questo dato suggerisce che gli uccelli siano costantemente esposti a questi contaminanti, che possono essere inalati direttamente dall’aria o ingeriti attraverso l’alimentazione.

Gli uccelli come indicatori dell’inquinamento

Gli uccelli sono da sempre utilizzati come bioindicatori della salute ambientale, poiché la loro elevata mobilità e il loro apparato respiratorio li rendono particolarmente sensibili agli agenti inquinanti. I risultati dello studio hanno mostrato che le specie terrestri presentano livelli di microplastiche superiori rispetto a quelle acquatiche. Inoltre gli uccelli di maggiori dimensioni, insieme alle specie carnivore e onnivore, hanno registrato una concentrazione più elevata di particelle plastiche nei polmoni.

L’analisi dei contaminanti ha rivelato la presenza di 32 diversi tipi di polimeri, tra cui polietilene, poliuretano e PVC. Uno dei materiali più frequentemente rilevati è stato il butadiene, un tipo di gomma ampiamente usato nella produzione di pneumatici. Questo suggerisce che il deterioramento degli pneumatici di aerei e veicoli terrestri, specialmente nelle aree urbane e aeroportuali, possa essere una fonte significativa di inquinamento plastico nell’aria.

Un problema ambientale sempre più grave

Questa scoperta rafforza le preoccupazioni legate alla contaminazione dell’atmosfera da microplastiche. Studi precedenti avevano già evidenziato la loro presenza in ambienti urbani e remoti, come le Alpi o le grandi città come Londra e Parigi, ma questa è la prima volta che viene confermata la loro accumulazione nei polmoni di uccelli selvatici.

L’impatto delle microplastiche sulla salute degli animali e dell’uomo è ancora oggetto di studio, ma la loro presenza nei tessuti respiratori suggerisce potenziali rischi per l’apparato polmonare. Gli scienziati sottolineano l’urgenza di approfondire le ricerche e di adottare misure concrete per ridurre la diffusione delle plastiche nell’ambiente. Questo studio non solo mette in evidenza lo stato preoccupante degli ecosistemi, ma solleva anche interrogativi sui possibili effetti che questi contaminanti potrebbero avere sulla salute umana.

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Fonte: Journal of Hazardous Materials

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