America’s Cup in alto mare: sicuro l’anno, ma non la data e il luogo. E le avversarie di Luna Rossa…

Sono trascorsi quasi sei mesi da quando Team New Zealand ha alzato al cielo la America’s Cup: era il 19 ottobre 2024, i Kiwi si imponevano nella gara-9 del Match Race conclusivo contro INEOS Britannia, chiudevano la serie per 7-2 e difendevano con profitto la Vecchia Brocca. In questo arco temporale il Defender ha deciso […]

Apr 11, 2025 - 09:38
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America’s Cup in alto mare: sicuro l’anno, ma non la data e il luogo. E le avversarie di Luna Rossa…

Sono trascorsi quasi sei mesi da quando Team New Zealand ha alzato al cielo la America’s Cup: era il 19 ottobre 2024, i Kiwi si imponevano nella gara-9 del Match Race conclusivo contro INEOS Britannia, chiudevano la serie per 7-2 e difendevano con profitto la Vecchia Brocca. In questo arco temporale il Defender ha deciso soltanto una cosa: l’anno in cui si disputerà la prossima edizione della competizione sportiva più antica del Mondo. Si tornerà in acqua nel 2027.

Punto, stop e capo. Non c’è una data esatta in calendario e manca pure la location. Barcellona si è chiamata fuori dopo aver ospitato l’evento lo scorso autunno, il Governo neozelandese non ha garantito il proprio sostegno economico per riportare la manifestazione ad Auckland, Valencia sembrava essere in pole-position ma poi è sbucata di forza la candidatura della Grecia (su impulso di un magnate ellenico del settore del trasporto marittimo) e anche l’Italia sembrerebbe essere in prima fila.

Tutto sembra essere in alto mare e i punti interrogativi attorno alla Coppa America sono molteplici, anche perché nelle ultime ventiquattro ore sono arrivate due notizie che hanno indotto uno scossone all’intero ambiente: INEOS Britannia ha deciso di non prendere parte alla prossima edizione e Peter Burling non sarà più il timoniere di New Zealand, dopo aver alzato al cielo la Coppa delle cento ghinee per la terza volta consecutiva (avrebbe potuto attaccare il poker, mai riuscito in oltre un secolo e mezzo di storia).

Luna Rossa sarà della partita ancora una volta. Il patron Patrizio Bertelli, Presidente e amministratore esecutivo di Prada (che tra l’altro ha acquisito ieri Versace per 1,25 miliardi di euro), ha voluto insistere nella sua grande passione e spera finalmente di accarezzare il trofeo. Ma quali saranno le avversarie del sodalizio italiano nel torneo degli sfidanti che metterà in palio il diritto di fronteggiare Team New Zealand nella serie che consegnerà la Coppa America?

I britannici di Athena Racing saranno il Challenger of Record e dunque avranno la possibilità di sedersi al tavolo con il Defender per stilare il regolamento, che al momento è ancora in fase di elaborazione (ne sapremo qualcosa entro fine giugno, insieme alla location?). Non ci saranno più in campo i milioni di INEOS, ma l’esperienza di un fuoriclasse come Ben Ainslie è sempre da tenere in grande considerazione e sarà indubbiamente un fattore.

Sicuramente rivedremo all’opera gli svizzeri di Alinghi con il budget garantito da Ernesto Bertarelli, ma l’equipaggio di nazionalità elvetica dovrà crescere dal punto di vista tecnico. E se il vincolo sui passaporti venisse rimosso? Potrebbe essere un punto di rilievo nelle prossime riunione e non sarebbe un’ipotesi da scartare. Gli statunitensi di American Magic dovrebbero rimettersi in gioco dopo le delusioni di Barcellona, ma per il resto non ci sono particolari voci.

Un guanto di sfida greco in caso di regate ad Atene? Possibile, ma la caratura di quella barca sarebbe tutta da valutare. Altre opzioni italiane in caso di evento a Napoli? Gli investimenti sono ingenti e Luna Rossa fa la voce grossa, sarebbe complicato. Si è parlato a lungo di uno scenario olandese, per ora non concretizzatosi. Un rilancio degli svedesi di Artemis? Tutto è possibile, ma per il momento la America’s Cup naviga in acque altissime.