Ambiziosi e preparati: “Temiamo contratti precari e sottopagati”. I neolaureati incontrano le aziende, 350 posti di lavoro offerti
Si sono presentati in 1300 al Career Day dell’Università di Firenze. Cosa chiedono i neolaureati ai colloqui? “Vorrebbero stipendi iniziali di 1500-1600 euro netti, ma poche aziende offrono queste cifre”, allargano le braccia i cacciatori di teste

Firenze, 31 marzo 2025 - Puntano a un primo stipendio di 1500-1600 euro netti, ma purtroppo sono poche le aziende che offrono simili cifre a un neolaureato. E spesso sono frenati dal punto di vista delle possibilità di spostamento perché sempre meno under 30 hanno la patente.
Sono 1300 gli studenti che oggi si sono riversati al campus Morgagni per il Career Day dell’Università di Firenze. In palio, 350 opportunità lavorative offerte anche da aziende di primo piano come Eli Lilly, Baker Hughes e Menarini. Le aziende guardano con interesse ai laureati in ingegneria, economia e scienze tecnologiche, ma quest’anno c'è maggiore apertura anche verso le discipline umanistiche. “L’applicazione delle nuove tecnologie richiede competenze trasversali - dice la rettrice Alessandra Petrucci -. Per questo le offerte di lavoro spaziano tra tutti i campi del sapere”. Concetto ribadito anche dal prorettore al trasferimento tecnologico Marco Pierini: “Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie richiede una sinergia tra competenze tecniche e conoscenze umanistiche. È un segnale positivo, che ci riporta al modello Olivetti”.
Tra i partecipanti, tanti giovani con le idee chiare sul proprio futuro. Michael Cavicchioli, laureato in informatica e specializzando in data science, è già impiegato come personal trainer e sogna di applicare l’intelligenza artificiale al mondo del fitness. “Sono aperto alle sfide del mondo delle professioni e vorrei fare esperienza anche all’estero - dice -. Spiace dirlo, ma in Italia vedo poche opportunità: gli stipendi sono bassi e spesso prevalgono le raccomandazioni”. C'è chi sogna di diventare imprenditore, come Lorenzo Guidi, che a Firenze sta seguendo la magistrale in progettazione di sistemi turistici: “Sogno di aprire una mia attività di produzione vinicola, abbinata a un piccolo hotel - racconta -. Mi piacerebbe concretizzare la mia aspirazione in Romagna, la mia terra”.
I ragazzi del Career Day si dimostrano informati sull’attualità. “Ci informiamo dai tg e dai canali web dei quotidiani”, dicono. Lorenzo Guidi esprime preoccupazione per la concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi, mentre Sara Vezzani, laureata in biotecnologie e pronta ad affrontare tre colloqui con Eli Lilly, Menarini e Aboca, ammette: “Mi preoccupa l’instabilità geopolitica”. Sul kit di sopravvivenza dell’Ue in caso di guerra, commenta: “L’ho trovato davvero esagerato”.
Anche Elena Zanca punta al settore farmaceutico. “Dopo un anno come assegnista di ricerca senza prospettive, per mancanza di budget, ho deciso di orientarmi verso il privato - racconta la ragazza, laureata in biotecnologie -. Ho inviato il curriculum in tutta Europa e anche in Australia, perché il mercato del lavoro qui è saturo. Siamo tantissimi laureati ma i posti sono pochi”. Il Career Day non è solo un’occasione di incontro, ma anche un termometro delle esigenze del mercato. Serena Decorato, di Experis (gruppo Manpower), segnala una forte richiesta di ingegneri nei settori automotive, ferroviario e della difesa. “Abbiamo 40 posizioni aperte per ingegneri a tempo indeterminato. Il consiglio ai giovani? Tesi sperimentali e curricula dettagliati, anche di due-tre pagine”.
Andrea Buonaguidi, di Tempus Spa, è alla ricerca di operai tecnici specializzati, di disegnatori meccanici e di giovani da inserire nei settori contabilità e amministrazione. “Le aziende puntano su laureati in ingegneria, meccanica, biotecnologia e chimica. Ma c'è spazio anche per chi ha studiato lettere, soprattutto se conosce le lingue”. Cosa chiedono i neolaureati? “Vorrebbero stipendi iniziali di 1500-1600 euro netti, ma poche aziende offrono queste cifre. Inoltre, notiamo che sempre meno under 30 hanno la patente, il che limita le possibilità di spostamento. Per esempio, un giovane che vive a Campi Bisenzio difficilmente accetta lavori a Firenze sud”.