Ambesi sul processo di Sinner: “Dov’è la negligenza? Un altro motivo la esclude. WADA sconfessata”
Nuova settimana e nuova puntata di TennisMania, l’approfondimento dedicato al tennis condotto da Dario Puppo sulla tv di OA Sport. Era presente Massimiliano Ambesi, commentatore di Eurosport, che ha parlato dell’attualità tennistica, del presente e futuro di Sinner e soprattutto si è soffermato ancora sul caso Clostebol. Sul tennis visto la scorsa settimana: “Penso che […]

Nuova settimana e nuova puntata di TennisMania, l’approfondimento dedicato al tennis condotto da Dario Puppo sulla tv di OA Sport. Era presente Massimiliano Ambesi, commentatore di Eurosport, che ha parlato dell’attualità tennistica, del presente e futuro di Sinner e soprattutto si è soffermato ancora sul caso Clostebol.
Sul tennis visto la scorsa settimana: “Penso che la settimana scorsa si siano visti risultati più sorprendenti in Nord America, alla fine a Rotterdam Alcaraz ha fatto un po’ di fatica, ma è arrivato in fondo, De Minaur è un giocatore continuo, Hurkacz è un giocatore che può mettere in difficoltà i big. A Dallas invece Shapovalov non partiva come l’uomo da battere e alcuni protagonisti sono usciti troppo presto. Sono situazioni che si verificano a febbraio, non tutti sono Jannik Sinner e hanno quella continuità. Sappiamo che Alcaraz se va sotto l’85% può andare in difficoltà e perdere con tantissimi giocatori“.
Sulla possibilità di Sinner di giocare Montecarlo: “Io penso che Montecarlo abbia un problema legato alla collocazione calendario, ma non perché è vicino ai Master 1000 sul cemento, ma perché in quel periodo dell’anno il meteo a Montecarlo è molto particolare. Quindi è facile che possa piovere, c’è sempre tanto vento e di conseguenza le tue scelte possono essere influenzate anche da questo. Da un altro punto di vista lui avrebbe una logistica semplice giocando giocando a Montecarlo. Però il fatto che nella pianificazione originale non ci fosse a Montecarlo, secondo me non è casuale e non dipende solo dalla vicinanza con i tornei importanti negli Stati Uniti“.
Sul torneo che Sinner affronterà a Doha la prossima settimana: “Il torneo di Doha è un torneo difficile, di alto profilo, se ti gira male con col tabellone ti trovi già un quarto di finale molto, molto complicato. Djokovic ha già fatto le sue dichiarazioni, no? Ha rimarcato come voglia vincere il centesimo torneo lì. Per cui credo che già lì ci sarà da divertirsi per tutti. Alcaraz arriva dopo il l’ottimo risultato di Rotterdam. E’ quasi un Masters 1000. Quindi credo che Jannik abbia pianificato il lavoro di queste settimane proprio in funzione di Doha. C’è stato un richiamo atletico o comunque si è lavorato sulla preparazione in funzione di quello che arriverà, ma penso che lo vedremo soprattutto strada facendo nel corso del torneo al 100% del suo potenziale“.
Sulla programmazione sulla terra battuta: “Sulla terra è difficile, basta trovare un Cerundolo in uno dei primi turni, vai a affrontare giocatori che sulla terra riescono ad alzare l’asticella e rischi di di far fatica per portarla a casa. Penso che loro abbiano sicuramente ragionato anche su come arrivare ad affrontare questi tornei sulla terra. Purtroppo poi hanno dovuto cambiare la programmazione per la data del processo e io credo che loro avrebbero preferito evitare Montecarlo. Poi adesso vedremo se effettivamente giocherà lì, non lo so. Io auspico che comunque gli impegni sulla terra battuta non siano troppi. Poi Sinner sicuramente è gestito in maniera tale che non affronterà quel periodo alla Fritz che parte da Montecarlo e poi ogni settimana fa un torneo. Sicuramente c’è curiosità per come verrà affrontato quel periodo sulla terra battuta. Ormai qui gli si chiede di vincere dappertutto, per cui se non vince a Parigi inizieranno dei processi“.
Sulle dichiarazioni del presidente della WADA su Sinner: “WADA dice ‘Non parleremo più del caso Sinner fino al giorno dell’arbitrato o dopo l’arbitrato, quando arriverà una sentenza’. Va bene, è lecito, se ne prende atto. Io non so come sia avvenuta questa intervista, non so perché questo presidente abbia parlato ma è uno sconfessare una linea che probabilmente era stata decisa all’interno dell’organismo, no? Se il presidente di Wada affronta quel tema non essendo un legale, un medico sportivo e un laureato in farmacia, farmacologia, dovrebbe dietro uno spin doctor che gli crei un testo affinché possa veicolare un messaggio corretto in tutta e per tutto. Se dietro non c’è uno spin doctor e questo parla di testa sua, per quanto mi riguarda è da rimuovere all’istante dall’incarico. Però siccome la materia è tanto complessa, può darsi che il testo ci fosse e la persona in questione non l’abbia capito fino in fondo, perché dice anche delle cose giuste. Ma spesso si possono fare anche affermazioni corrette nel contesto sbagliato ed è quello che è avvenuto con questo ex quattrocentista polacco“.
Sulla differenza con il caso Swiatek: “Il caso di Swiatek è perfettamente normato, quindi la contaminazione di un prodotto che tu hai assunto che sia una una contaminazione da sostanza specificata o non specificata, è normata e prevede la reprimenda fino a 2 anni. Si saranno seduti a tavolino, sono messi d’accordo e si è presa un mese. Io onestamente non l’avrei fatto. Poi è chiaro che subentrano delle altre esigenze. Sinner non poteva perché nel suo caso la normativa in quanto contaminazione, ma non da prodotto medico o integratore, prevede una pena da un anno a due anni. Quindi lì non si poteva fare niente“.
Ancora sulla questione Sinner-Clostebol: “Un altro motivo per cui non c’è neanche negligenza è legato al fatto che Sinner non si è affidato a me o Dario Puppo come esperti di fisioterapia, farmaci, non ha indicato il nome Ambesi come quello che doveva controllare le sostanze, si è affidato a persone che hanno un costo salato e che vengono ritenute al di sopra della massima professionalità, quindi l’apice della piramide. A maggior ragione dov’è la negligenza? Sarebbe negligente se si affida a Puppo e Ambesi. Si è affidato a dei luminari del settore quindi proprio negligente non sarà, no? Anche se qualcuno ci può far credere che ci sia una colpa o negligenza, questa è semplicemente responsabilità oggettiva. Se nel 2025 pensiamo che il diretto interessato possa stare dietro a tutto ne prendiamo atto, ma chiaramente c’è qualcosa che non torna. Ferrara ora sta lavorando senza problemi, perché è sicuramente un professionista stimato di alto livello sul mercato, chi ha potuto l’ha ingaggiato e quindi lavora, ma perché si ritiene quella situazione che è avvenuta è assolutamente priva di valore“.
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