“All’inizio era divertente, poi è diventato un incubo. Mi sono ritrovato con un ammasso doloroso”. Si inietta silicone nel pene per ingrandirlo, il racconto del 60enne pentito
“Era diventato un ‘blob’. Era doloroso, scomodo per dormire, scomodo per fare sesso… era arrivato il momento”. Inizia così il racconto di un uomo di 60 anni, proveniente dalla California meridionale e operante nell’industria dell’intrattenimento per adulti, che si è rivolto a un chirurgo plastico per porre fine a un incubo durato anni: un pene […] L'articolo “All’inizio era divertente, poi è diventato un incubo. Mi sono ritrovato con un ammasso doloroso”. Si inietta silicone nel pene per ingrandirlo, il racconto del 60enne pentito proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Era diventato un ‘blob’. Era doloroso, scomodo per dormire, scomodo per fare sesso… era arrivato il momento”. Inizia così il racconto di un uomo di 60 anni, proveniente dalla California meridionale e operante nell’industria dell’intrattenimento per adulti, che si è rivolto a un chirurgo plastico per porre fine a un incubo durato anni: un pene ingrossato fino a cinque volte le sue dimensioni normali, a causa di ripetute iniezioni di silicone. L’uomo, di cui non è stata rivelata l’identità, ha raccontato di aver iniziato a sottoporsi a queste iniezioni a Tijuana, in Messico, 17 anni fa, per aumentare le dimensioni del suo organo genitale e migliorare la sua autostima. “All’inizio era divertente”, ha confessato, “[ma] sembrava che stessi cercando di recuperare e di farlo sembrare un po’ meglio con ogni iniezione, e non ha funzionato”.
Con il passare del tempo, però, le iniezioni hanno iniziato a causare gravi problemi: infezioni, dolore, difficoltà a dormire e a fare sesso. Il suo pene, ha raccontato, era diventato “duro come la roccia” e si erano formate due masse, una delle dimensioni di un limone e l’altra di un lime, alla base dello scroto, separate dai testicoli. A raccontare l’intervento chirurgico è il dr. Timothy Katzen, chirurgo plastico di Beverly Hills, a Los Angeles, che ha operato l’uomo. Un’operazione durata ore, in cui il medico ha dovuto incidere la testa e il corpo del pene, tagliare il tessuto cicatriziale, “come marmo”, e rimuovere il silicone. Dopo l’intervento, il paziente è tornato ad avere erezioni e a fare sesso, e si è detto soddisfatto dei risultati.
Ma il caso di quest’uomo non è isolato. Il dr. Katzen ha lanciato l’allarme su un fenomeno in crescita: “Ora sto consultando circa 1.000 pazienti all’anno che hanno avuto complicazioni da iniezioni di silicone, e ne opero 200 all’anno“. Un numero impressionante, se si pensa che, solo cinque anni fa, le consulenze erano “solo diverse centinaia”. Un aumento che, secondo il chirurgo, potrebbe essere legato alla crescente consapevolezza della sua attività, ma anche al fatto che le iniezioni, praticate illegalmente, possono richiedere anni per manifestare i loro effetti. Il dr. Katzen ha anche denunciato la diffusione delle “pump party”, eventi in cui un “iniettore” circola e inietta silicone alle persone in modo casuale. E ha aggiunto che, in alcuni casi, i pazienti devono firmare un documento legale prima di sottoporsi all’iniezione, o devono essere presentati da un amico.
Il silicone, un materiale gelatinoso tipicamente utilizzato negli impianti mammari, se iniettato può infatti causare gravi complicazioni. “La gente vuole glutei e peni più grandi, vuole altre parti del corpo aumentate”, spiega il dr. Katzen. “Quindi chiedono al loro amico, e il loro amico dice: ‘Oh, l’ho fatto fare a questa persona’. E letteralmente prendono il silicone in una stanza d’albergo e lo iniettano nei glutei o nel viso o nel seno, e poi accadono cose orribili. Viene iniettato, si muove. È una cosa orribile“. Il corpo, infatti, può reagire al silicone come a un corpo estraneo, scatenando un’infiammazione e la formazione di tessuto cicatriziale fibroso. Nei casi più gravi, il silicone può migrare nel flusso sanguigno, causando embolie, ictus o addirittura la morte.
La Food and Drug Administration americana mette in guardia contro queste iniezioni, sottolineando che le complicazioni possono manifestarsi immediatamente, ma anche a distanza di settimane, mesi o anni. E raccomanda a chi si è sottoposto a iniezioni di silicone di rimuoverlo rapidamente. “Abbiamo pazienti dall’Inghilterra, dall’Irlanda, dalla Scozia, da tutto il mondo, che vengono qui per farlo rimuovere” conclude il dottor Katzen.
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