Alain Delon dimenticato dall’Academy, nessun ricorso nella notte degli Oscar 2025
L’attore francese morto l’agosto scorso ad 88 anni non è apparso tra cameramen, truccatrici, assistenti alla regia hollywoodiani non proprio celebri L'articolo Alain Delon dimenticato dall’Academy, nessun ricorso nella notte degli Oscar 2025 proviene da Il Fatto Quotidiano.
David Lynch, Donald Sutherland, Maggie Smith ma Alain Delon no. In Memoriam, la rapida carrellata che durante la Notte degli Oscar ricorda le figure del mondo del cinema scomparse l’anno precedente, quest’anno ha fatto una vittima (pardon) illustre. L’attore francese morto l’agosto scorso ad 88 anni non è apparso con il suo bel viso e i suoi indimenticabili occhi azzurri tra cameramen, truccatrici, assistenti alla regia hollywoodiani non proprio celebri, sfilati nella manciata di istanti del commosso ricordo dell’Academy.
Certo, nelle scorse ore c’è chi contesta la mancanza di un fotogramma anche per Shannen Doherty (che comunque ha fatto tanta e praticamente solo tv) o di Michelle Trachtenberg (anche lei serie, serie, serie); ma la dimenticanza rispetto ad Alain Delon è un tantino più evidente. Delon fu interprete di oltre novanta film, lavorando per Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Louis Malle, Jacques Deray, Joseph Losey e altre decine tra i più grandi registi della seconda metà del Novecento.
Poi chiaro non ha avuto da Hollywood quello che poteva meritarsi, o forse quello che intimamente Delon non ha mai voluto prendersi: lo statuto di divo da parte americana. Come dire, il Frank Costello impermeabile, borsalino e pistola, ha preferito una naturale, chimica, politica popolarità prima di tutto francese. Insomma, dopo Jean Gabin, Alain Delon. Hollywood gli offrì alcune parti non memorabili da protagonista. Sono una manciata di film gangster, guerreschi, western prodotti dalla MGM, dalla Columbia e dalla Universal, tra il 1965 e il 1967. Delon non ingranò negli Usa ma nemmeno si spese troppo per farlo. Eppure la sua stella si affermerà a livello mondiale proprio come contraltare industriale (e di nuovo, perfino, d’essai!) rispetto al macrocosmo commerciale californiano che stava vivendo negli anni settanta la sua riverginificazione con la New Hollywood autoriale. Un’imperdonabile mancanza quella dell’In Memoriam 2025 per una stelle del firmamento che brillerà per sempre anche senza le distrazioni dell’Academy.
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